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(Lonicera sp. L.), della famiglia delle Caprifogliacee

 

Il genere Lonicera comprende circa 180 specie, velenose. Si presenta come un arbusto, con foglie opposte. In alcune specie, tra cui il Lonicera etrusca, il Lonicera caprifolium, il Lonicera periclymenum, le ultime due foglie di ciascun ramo sono concresciute, a formare un’unica foglia che risulta come attraversata dal fusto fiorale. La corolla di questo genere è molto caratteristica: si presenta, infatti, come un tubicino stretto e lungo, con lacinie bilabiate e con stami che sporgono dal tubo della stessa.

 

Il caprifoglio contiene acido salicilico, glucosidi, mucillagini ed olii essenziali. Le bacche, spesso rosse e molto simili a quelle del ribes, hanno un aspetto che le rende appetibili. Soprattutto se consumate dai bambini, possono determinare vomito, diarrea, convulsioni e risultare, quindi, estremamente pericolose.

 

Il caprifoglio, conosciuto nell’antichità con il nome di madreselva, era già usato come pianta medicinale dagli egizi, greci e romani.

La possiamo riconoscere: per le foglie opposte, per la corolla estremamente caratteristica, come si può ben vedere sia nell'immagine centrale sotto riportata, sia in quella principale, posta in alto di questa pagina, e per le bacche.