trevi de planu

... recuperare una disattenzione storica, come quella subita dal nostro territorio di pianura...

... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...

 

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Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato stato di rovina...

 

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se ne ricordano)

da "Il Piccolo Principe"

di Antoine De Saint-Exupery

 

 

Le campane

 

Nelle aree rurali, le campane scandivano i momenti salienti della vita comunitaria.
A San Lorenzo, ad esempio, l’arrivo di un temporale ritenuto pericoloso per il raccolto, era annunciato dai rintocchi ravvicinati e ripetuti, detti ad “acquarìa”, della campana di Sant’Eurosia.
L’abitudine di suonare le campane all’avvicinarsi di un temporale era diffusa ovunque, insieme a quella di sparare in aria colpi di fucile “per rompere le nuvole” e allontanare, così, il pericolo incombente.
Per scongiurare l’arrivo della grandine, si bruciavano le palme (fronde d’olivo tradizionalmente consacrate durante la celebrazione della Domenica delle Palme) e si accendevano, anche, le candele benedette in occasione della festività della Candelora (2 febbraio).
All’arrivo di forti temporali si usava, inoltre, staccare la catena che reggeva il paiolo all’interno del focolare, per gettarla nell’aia, operazione che doveva contribuire ad evitare che le saette cadessero sulla casa.
Le campane dell’Ave Maria segnavano la fine della giornata lavorativa nei campi e il rientro dei contadini nelle proprie abitazioni.
In caso di calamità o pericolo di vario genere, il suono delle campane chiamava il popolo a raccolta.
Le campane, allora come oggi, annunciavano ogni funzione religiosa, come la partenza e il rientro delle processioni, la così detta “accoglienza”, e, con rintocchi particolari, “a morto”, ricordavano la celebrazione dei riti funebri, quasi a richiamare l’attenzione dei vivi sulle persone scomparse, per invitarli ad un momento di raccoglimento e preghiera, un pensiero per il destino che accomuna tutti gli esseri viventi.

 

 

 

 

Cannaiola- Chiesa  di S. Michele Arcangelo – particolare del campanile