trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
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Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
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Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
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Le pazienti e secolari cure degli
agricoltori trevani hanno portato alla selezione di un
particolare ecotipo locale di sedano: il sedano nero di
Trevi, così detto perché, se lasciato crescere senza
lavorazioni speciali, è molto scuro, legnoso e dal sapore
amarognolo.
Per gustarne appieno la particolare delicatezza, qualche
settimana prima della raccolta è legato ed interrato, oppure
incartato, infasciato, per ottenerne
l’imbianchimento.
Il prodotto finale è un sedano dalle coste bianche e
croccanti, prive dei “fili” fastidiosi, molto allungate
prima del nodo, da cui si ramificano belle foglie verdi. Il
“cuore” è polposo, tenero, il gusto è gradevolmente
pronunciato mentre è scomparso, completamente, ogni sapore
amarognolo.
Presso i pochi ortolani rimasti, la coltura del sedano nero
è ancora scandita da rigorose operazioni tradizionali, che
seguono un vero e proprio rituale.
La semina avviene con luna calante, nella quindicina prima
della Pasqua, possibilmente il venerdì santo. La tradizione
vuole, infatti, che gli ortaggi seminati in tale giorno
crescano più rapidamente e resistano più a lungo alla
fioritura che li renderebbe legnosi e non più eduli.
La semina avviene in vivaio, introducendo i semi in buchette
ottenute conficcando nel terreno un cavicchio – meglio di
legno d’olivo.
Al terzo mese le piantine sono trapiantate in file binate,
su terreno concimato con stallatico, arato profondamente e
affinato. Saranno poi concimate periodicamente, con concime
organico – preferibilmente con letame bovino – ed innaffiate
giornalmente, attingendo l’acqua dai fossi camperecci
alimentati esclusivamente dalle acque sorgive del fiume
Clitunno, le stesse che rendevano candidi i buoi sacrificati
a Roma per celebrare i trionfi della città eterna.
Ai primi d’ottobre i sedani giungono a maturazione, ma hanno
le coste verde scuro, in altre parole di colore “nero”: sono
allora legati, ad uno ad uno, ed interrati. In alternativa,
sono avvolti con carta o altro materiale idoneo – un tempo
si usava anche la paglia – e quindi legati, lasciando allo
scoperto, in entrambi i casi, soltanto il ciuffo di foglie.
Dopo 15-20 giorni i sedani sono pronti per il mercato. Sono
raccolti, lavati e stivati in gabbie di legno.
La poca produzione attuale difficilmente arriva nei mercati
ortofrutticoli locali. La quasi totalità del raccolto è
destinata, infatti, ad essere venduta nella piazza del
capoluogo il giorno della Sagra del Sedano nero e della
Salsiccia (terza domenica di ottobre) o ad essere consumata
nelle taverne trevane, aperte al pubblico durante lo stesso
mese d’ottobre.
Del sedano nero si ha una produzione limitatissima, anche
perché è coltivato esclusivamente nella stretta striscia di
terra ricompresa tra l’abitato di Borgo Trevi e il fiume
Clitunno, terra argillosa, umida e fertilissima, adatta alle
colture che sfruttano molto il terreno, come la canapa di un
tempo, di cui, oggi, nella valle trevana si conserva
solamente il toponimo di Canapine.
Gli intenditori dicono che il sedano nero coltivato al di
fuori di questa ristrettissima zona non presenta le
medesime, succulenti caratteristiche del sedano nero di
Trevi. Alla sua particolarità sembra contribuire,
invero, non solo il terreno ma anche l’acqua del fiume
Clitunno con la quale viene irrigato.
Data la particolare lavorazione, il sedano nero di Trevi
ha necessariamente un prezzo più elevato di altri sedani. La
tendenza in atto nel mercato, tuttavia, giustificherebbe
produzioni ben più consistenti di quelle attuali, pur
rimanendo sempre un prodotto “di nicchia”.
Recentemente il sedano nero sta attirando l’interesse del
mercato e di alcuni Istituti di Ricerca. Non a caso, il
Parco Tecnologico Regionale sta lavorando ad un progetto per
il risanamento sanitario del seme del sedano nero di
Trevi, al fine di rilanciarne la coltivazione.

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Coltivazione di sedano nero
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