trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
continua>>
Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
continua>>
Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
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Rondinella o balestruccio - Delichon urbica
È un piccolo uccello, di lunghezza intorno ai 12-13 cm, per
un peso generalmente inferiore a 20-25 grammi. Di
colorazione complessivamente nera con riflessi bluastri,
presenta parti inferiori e groppone bianchi. Diffuso
praticamente ovunque, costruisce il nido preferibilmente in
piccole colonie, sui cornicioni delle abitazioni, o sugli
anfratti delle pareti rocciose. Il nido è una caratteristica
semisfera realizzata con fango e pagliuzze. Non è raro che i
primi nidiacei restino nelle vicinanze del nido e
collaborino all’allevamento dei fratelli più piccoli. I
balestrucci si nutrono prevalentemente di insetti che
catturano in volo.
Rondine - Hirundo rustica
Si tratta di un uccello lungo circa 13-19 cm, con apertura
alare di 30-35 cm e peso inferiore a 30-40 g. Ha capo,
dorso, ali e coda neri, ventre bianco, gola e fronte
rossastre. La caratteristica che fa riconoscere facilmente
questo uccello in volo è la lunga coda biforcuta, tipica
soprattutto dei maschi adulti. I giovani, infatti, ne sono
privi. Peculiari della specie sono anche le ali falcate. La
rondine si nutre di insetti che cattura in volo. È tipica
degli agglomerati agricoli, dove trova rifugio e costruisce
il nido all’interno di stalle e granai. Il nido, realizzato
con fango e paglia, è un tipico balconcino circolare. La
rondine si riproduce tra maggio ed agosto, deponendo (per
ognuna delle 2-3 covate/anno) 2-5 uova biancastre,
macchiettate di marroncino-mattone. I pulcini sono allevati
da entrambi i genitori e dopo 3 settimane circa sono già
pronti per lasciare il nido.
In “Progetto Rondini”, leggiamo che oggi “… la Rondine è
in crisi. Negli ultimi 20 anni in Europa le Rondini sono
diminuite di circa il 40% ed in alcuni paesi perfino del
60%. … se la diminuzione continua con questo ritmo in meno
di 20 anni la Rondine scomparirà dai nostri cieli…”.
Nell’Unione Europea il numero di rondini nidificanti è
passato, in soli venti anni, tra il 1970 e il 1990, da oltre
10 milioni (se ne stimavano tra 10 e 15 milioni) a meno di
6-8,5 milioni.
Come nel caso di altre specie migratrici, la forte riduzione
dell’Hirundo rustica è da addebitare a tre cause
principali: la trasformazione degli ambienti ove nidificano,
le modificazioni delle aree di svernamento ed, infine, le
problematiche dei mutamenti climatici soprattutto lungo le
rotte migratorie, con la forte estensione delle aree
desertiche che rende più difficile il loro già lunghissimo,
estenuante viaggio. Per aiutare le rondini, la LIPU sta
portando avanti una strategia fatta di piccole e grandi
azioni, che parte da forti pressioni a livello Comunitario,
per favorire una politica agricola più naturale, meglio se
di tipo biologico, una maggiore tutela del paesaggio, ecc.;
prosegue con il coinvolgimento degli agricoltori,
finalizzato anche alla salvaguardia dei nidi nelle stalle e
nei granai, oltreché alla conservazione dell’ambiente
(stagni naturali, siepi, allevamenti estensivi, agricoltura
con meno pesticidi e prodotti chimici, ecc.); continua,
infine, con un’opera di sensibilizzazione del mondo
scolastico e dei media, volta ad una maggiore tutela dei
nidi naturali, ad una più frequente apposizione di quelli
artificiali, al censimento degli uccelli e dei nidi nelle
campagne, ecc. “Progetto Rondini” propone una serie di
azioni che ciascuno di noi può mettere in atto per
contribuire a salvare questi animali. Ne citiamo alcune:
installare in luoghi opportuni idonei nidi artificiali, (per
i fortunati che lo possiedono) mantenere il più naturale
possibile il proprio giardino, favorire con acquisti
responsabili l’agricoltura biologica, raccogliere, nel
proprio piccolo, informazioni sul numero e la posizione dei
nidi di rondini e balestrucci, monitorandone, nel rispetto
più assoluto, le popolazioni e fornendo i risultati delle
proprie ricerche alla LIPU.
Per ulteriori informazioni rimandiamo i lettori interessati
a “Progetto Rondine” e alla sezione LIPU più vicina.

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Balestrucci
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