trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
continua>>
Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
continua>>
Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
|
|
Fiori Rossi e
Rosa - Papaveraceae
|
Papavero o rosolaccio - Papaver rhoeas L.
È il papavero che tinge di rosso i campi alla fine della
primavera, inizio dell’estate. La corolla è di grandi
dimensioni, con quattro petali di colore rosso vivo,
raramente bianco, e alla base una caratteristica macchia
nera. La pianta, alta 30-60 cm, si presenta rivestita di
peli. Contiene un alcaloide, un colorante (nei fiori) e
mucillagini. La capsula è glabra e rigonfia. Il rosolaccio
veniva usato nella medicina popolare come calmante e sembra
possedere proprietà sedative anche della tosse. Il suo uso
può, tuttavia, provocare nausea, vomito e, pare, anche una
leggera reazione di tipo febbrile. Il nome del genere deriva
dalla lingua celtica ove il termine “papa” significa
poltiglia.
Simile al rhoeas è il Papaver dubium L., in
cui la capsula è pure glabra ma clavata, cioè allungata. Le
foglie del dubium sono doppiamente pennate e i suoi
petali non hanno macchia scura alla base.
Nei campi, si può anche incontrare un altro papavero, più
piccolo (alto 20-30 cm) e meno appariscente dei precedenti.
Si presenta con i quattro petali rossi che non si
sovrappongono e con la capsula clavata e pelosa. Si tratta
del Papaver argemone L., dalle proprietà simili a
quelle descritte.
La pianta del papavero si è diffusa praticamente ovunque con
le colture.

|