trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
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Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
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Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
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Fiori Rossi e
Rosa - Asteraceae
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Barba di becco rosa - Tragopogon porrifolius L.
È una pianta, generalmente poco ramificata, che può
raggiungere l’altezza di 1 metro. Si presenta con grandi
capolini di colore da lilla a viola scuro, con fiori
ligulati e, in genere, otto brattee involucrali verdastre.
Fiorisce ad aprile-maggio. Nella ssp. porrifolius le
brattee hanno circa la stessa lunghezza delle ligule, che
sono di colore da lilla a rosa porporino; nella ssp.
australis, le brattee sono lunghe anche il doppio delle
ligule, che sono di colore viola scuro. Esistono anche altre
sottospecie. Sotto il capolino, lo stelo è ingrossato ed il
perianzio ha scaglie lunghe e strette. Una curiosità: il
nome generico, Tragopogon, deriva dal greco e
significa proprio barba di becco (“tragos” = caprone e
“pogon” = barba). Tale nome è da collegarsi alle lunghe
setole del pappo (frutto indeiscente) che ricordano la
barbetta del caprone, detto anche becco. In passato la barba
di becco rosa è stata coltivata sia per la bellezza dei suoi
fiori, sia per la radice, utilizzata in cucina al pari della
scorzonera.

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