trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
continua>>
Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
continua>>
Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
|
|
Alberi e
Arbusti - Salicaceae
|
I
Pioppi
“… Provò se il fiato non avesse
intoppo, / soffiando un poco, e si drizzò contento. / Frullò
il pittiere sur un alto pioppo. / Poi, nella selva, coi
capelli al vento…”
Pioppo del Canadà o canadese - Populus canadensis
L.
Questa specie si è originata da ibridazioni tra il P.
nigra L. ed il P. deltoides Marshall o altre
specie americane. Può raggiungere i 30 m di altezza, ha
foglie caduche, di forma circa triangolare, lunghe fino a 12
cm, con apice acuminato. È una pianta dioica, con
infiorescenze (amenti) maschili, di colore rossastro, e
femminili, di colore verde-giallastro. Si riconosce
facilmente dal pioppo nero quando germogliano le foglie, nel
canadese rossastre, e per le dimensioni delle stesse, più
piccole nel nigra e di colore più scuro.
Pioppo bianco, albanaccio o albanella - Populus
alba L.
È il pioppo alto, dalla chioma globosa, che popola
frequentemente le rive dei corsi d’acqua. Ha tronco dritto e
regolare dalla corteccia chiara, biancastra. È pianta dioica
con amenti maschili e femminili praticamente sessili, i
primi di colorazione inizialmente rossastra, quindi, a
maturità, giallastra, i secondi grigio-verdastri. Ha foglie
piccole, generalmente inferiori a 5 cm, complessivamente di
forma ovoidale o ellittica, con margine sinuoso, a piccoli
lobi, e lungo picciolo. La pagina inferiore delle foglie è
biancastra e tomentosa e dona a questa pianta quell’aspetto
caratteristico che insieme al colore chiaro del tronco ne ha
determinato il nome specifico di alba (bianco). Il
frutto è una capsula peduncolata che in primavera libera
quei semi piumosi che contribuiscono (con quelli degli altri
pioppi) ad imbiancare le rive dei nostri fossi e torrenti,
ma anche strade, giardini, ecc. I pioppi producono legname
utile nel breve volgere di un trentennio ma il prodotto è
leggero e poroso e, quindi, di non grande valore.
Pioppo cipressino - Populus nigra L. var. italica
È un albero in grado di raggiungere anche 40 m di altezza.
Ha portamento colonnare, con rami eretti e ravvicinati al
tronco, che partono sin dalla base. La corteccia è appena
nodosa e profondamente solcata, di colore scuro. La foglia è
ovato triangolare, con la pagina superiore verde brillante.
È una pianta dioica, ad indicare che i fiori femminili e
maschili sono portati da esemplari differenti. Come per gli
altri pioppi, il piumino che tappezza le rive dei corsi
d’acqua e le campagne, e procura non pochi fastidi a chi
soffre di allergie, deriva dall’infruttescenza femminile.
Per questo motivo, quando si utilizza il pioppo cipressino
per rinverdire un ambiente, per ricostruire un paesaggio
arborato, si cerca di utilizzare solo esemplari maschili,
peraltro molto più abbondanti in natura e dalla forma
decisamente più regolare. Il pioppo cipressino ha una
notevole attività pollonifera.
I Salici
“L’arpa d’oro / pende ai salici: / il
canoro / vento l’agita: / il poeta vede e ode, / ode e gode.
/ Non le dita / mie la tocchino! / L’infinita / anima
l’animi! / Arpa, al vento, al sole, oscilla, / brilla,
squilla!”
Salice bianco - Salix alba L.
È un albero caducifoglio, con tronco eretto e rami ad
andamento verticale, che si aprono a formare una chioma
molto larga, con diametro anche superiore a 10 m. Nella
pianta adulta la corteccia, grigiastra, tende a scurirsi e a
fessurarsi. Le foglie sono semplici, di forma lanceolata
appuntita, a margini finemente seghettati. Si inseriscono
sui rametti con un picciolo molto breve. Hanno lunghezza di
6-8 cm, con la pagina inferiore finemente tomentosa e di
colore bianco-argenteo e quella superiore grigio-verdastra.
I rametti sono esili e virano dal giallo scuro al bruno, con
il passare degli anni. Il salice bianco cresce
frequentemente lungo le rive dei corsi d’acqua, sopportando
anche la sommersione.
Nella nostra campagna è presente anche il Salice giallo -
Salix alba L. var. vitellina che in inverno è
facilmente riconoscibile per i giunchi flessuosi di quella
colorazione. Trattandosi di varietà della medesima specie,
gli incroci tra le stesse sono molto frequenti e girando per
la pianura si trova un’ampia gamma di soggetti dalle
caratteristiche intermedie.
Nei salici sono presenti composti dell’acido salicilico,
componente dell’aspirina, è pertanto evidente che i soggetti
allergici e con patologie che sconsigliano o vietano l’uso
di questo medicinale, debbono assolutamente evitare i
preparati derivati da queste piante.
Un decotto di corteccia di salice (5 g), fatta bollire per
10 minuti in acqua e lasciata in infusione (a riposare) per
altri 15 minuti, filtrato e bevuto nella dose massima di due
tazzine/giorno lontano dai pasti, può essere utile per
combattere gli stati febbrili (da semplice influenza).
Si conoscono utilizzi della pianta anche contro l’insonnia e
per favorire la digestione dopo pasti particolarmente
abbondanti. Nel XVIII secolo, il carbone di legna di salice
era uno dei componenti principali per la produzione di una
cipria di particolare qualità, con cui si imbellettavano sia
dame, sia cavalieri.
Salice da vimini o vétrica - Salix viminalis L.
È un albero caducifoglio, con comportamento sia di tipo
arbustivo che arboreo. In genere non supera l’altezza di 5-6
m, anche se può raggiungere i 10 m. Il tronco e i rami sono
rivestiti da una scorza che, giallastra in età giovanile,
con il passare del tempo scurisce e diventa rugosa,
indicando lo stato di invecchiamento della pianta. Le
foglie, spesso ripiegate verso l’esterno, sono semplici, di
forma lanceolata, a margini appena seghettati. Si
inseriscono in modo alterno sui rametti, con un breve
picciolo. La pagina inferiore della foglia è finemente
tomentosa e di colore bianco-grigio, quella superiore è
invece verde intenso. Questa pianta fiorisce in primavera,
prima di mettere le foglie. Le infiorescenze, maschili e
femminili (pianta dioica) sono rappresentate da amenti
eretti e sessili, più lunghi quelli maschili, più corti
quelli femminili. I rametti sono esili, inizialmente
pubescenti e di colore verde chiaro, in breve diventano
lisci e bruni. I rami giovani (dell’anno) sono lunghi e
flessuosi e per questa caratteristica sono – o meglio
dovremmo dire erano, in quanto si tratta di un mestiere che
è andato scomparendo – utilizzati dagli artigiani per la
produzione di ceste e mobilio. Questi stessi rami – in
dialetto “liacci” – sono impiegati anche per legare i
rami delle viti ai sostegni. Il salice da vimini, al pari
dell’alba, cresce frequentemente lungo le rive dei
corsi d’acqua e dei canali, in quanto sopporta bene la forte
umidità dell’ambiente ripariale. Nella nostra campagna è
diffusissimo lungo il fiume Clitunno.

|
Pioppi e salici sul Clitunno
|