trevi de planu
... recuperare una disattenzione storica, come quella
subita dal nostro territorio di pianura...
... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come
quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...
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Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze
storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso
sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato
stato di rovina...
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Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se
ne ricordano) da "Il Piccolo Principe"
di Antoine De Saint-Exupery
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Alberi e
Arbusti - Ranunculaceae
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“… E i fulmini ardenti di Giove
stornar dal suo capo volendo, spesso la casa recinse di
bianche vitalbe Tarconte…”
Vitalba -
Clematis vitalba L.
Si tratta di una pianta legnosa e rampicante, piuttosto
frequente nelle siepi, nei boschi e negli ambienti ruderali.
Ogni foglia è composta da 3-5 foglioline, rette da un
picciolo. La vitalba si attorciglia letteralmente intorno a
fusti e rami delle altre piante che fungono da tutori. I
fusti, lunghi anche 30 m, penzolano dalla cima delle piante
“conquistate”, a mo’ di liane, e la vitalba viene
considerata l’unica lianacea presente nelle nostre regioni.
I piccoli fiori pelosi, riuniti in infiorescenze lasse,
hanno tepali bianchi o giallini e lunghi stami. Le
infruttescenze contengono numerosi acheni piumosi,
biancastri. Il termine generico Clematis ci ricorda
che la vitalba ha rami simili a quelli della vite, in greco
significa, infatti, “tralcio di vite”; mentre il termine
specifico si può tradurre in “vite bianca”, rafforzando
quindi il concetto già espresso dal nome generico, con
riferimento particolare al colore dei fiori. I germogli
giovani (“tabbi”) sono succulenti nelle frittate, ma
attenzione a non cogliere quelli ormai “passati” che
contengono sostanze tossiche – come tutte le ranuncolacee.
In generale, l’uso della vitalba si può sconsigliare
quantomeno ai bambini, ai soggetti deboli e alle donne in
gravidanza o che allattano.

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