trevi de planu

... recuperare una disattenzione storica, come quella subita dal nostro territorio di pianura...

... L'occhio attento ed amorevole di chi vi abita, come quello del visitatore accorto, saprà allora cogliere...

 

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Il territorio della Valle Umbra è fecondo di emergenze storiche, architettoniche e naturalistiche, molto spesso sconosciute e in troppi casi caratterizzate da un avanzato stato di rovina...

 

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Tutti i grandi sono stati bambini una volta (Ma pochi se ne ricordano)

da "Il Piccolo Principe"

di Antoine De Saint-Exupery

 

 

Introduzione alle schede naturalistiche

 

“Dolce è il sapere che la natura arreca…”
Wordsworth

Il territorio della valle umbra meridionale, seppure intensamente antropizzato, conserva ancora tesori naturali troppo spesso sconosciuti.
Abbiamo colto quest’opportunità per presentare alcune delle specie da noi osservate durante le nostre passeggiate in campagna, con la consapevolezza di non essere stati esaustivi e di avere illustrato solo una piccola parte degli animali e dei vegetali che costituiscono complessivamente la ricchezza floro-faunistica del nostro ambiente vallivo.
Per talune erbe abbiamo proposto piccole notizie tra l’erboristico ed il botanico, ricordando, in particolare, quelle che fanno parte della nostra tradizione culinaria. Per queste, dove possibile, riportiamo anche il nome dialettale, per serbare quella memoria che i poeti definiscono popolare.
Per le piante delle quali abbiamo accennato alcuni utilizzi erboristici, rammentiamo che solo un erborista preparato e soltanto dopo una puntuale diagnosi medica, può definire l’utilizzo più appropriato per ciascun disturbo. Le piante, infatti, possono avere proprietà così forti che l’uso da parte di una persona non qualificata può determinare danni gravi fino alla morte, anche per la diversa tolleranza individuale e in particolare nei bambini, malati ed anziani. Non dimentichiamo, infine, che l’alto inquinamento ambientale c’impone sempre un attento esame dei luoghi prima di procedere alla raccolta anche della pianta meglio conosciuta e più innocua.
Consentiteci, allora, di concludere questa breve introduzione citando un aforisma riportato nella “Regola Medica Salernitana” del XII secolo: “Contro la morte, non cresce erba nell’orto”, a ricordare che contro la precarietà dell’esistenza umana non vi è proprio alcun rimedio.

N.B.: per un migliore utilizzo delle schede soprattutto da parte di chi si approccia, per la prima volta, alla botanica, abbiamo diviso le piante arboree ed arbustive da quelle erbacee, iniziando con il paragrafo dedicato agli alberi e agli arbusti. Abbiamo, poi, inserito il paragrafo delle orchidacee e, quindi, delle altre piante erbacee, ordinando quest’ultime secondo il colore dei fiori. All’interno d’ogni paragrafo abbiamo seguito un ordine alfabetico, prima per famiglia, quindi per genere e specie. Il termine scientifico è riportato secondo la nomenclatura proposta in “Flora Italica” dello Zangheri. Lo abbiamo scritto in corsivo, preceduto dal nome volgare, in grassetto. In grassetto-corsivo abbiamo, infine, proposto il termine dialettale, se conosciuto. Per ultime abbiamo inserito le schede naturalistiche di alcuni animali presenti nella nostra valle.
A fondo testo, per una parte delle specie proposte proponiamo delle foto a colori. La parte restante, per esigenze tipografiche, è, invece, priva di riferimenti iconografici. Per questi rimandiamo a qualche buon manuale di botanica e zoologia, corredato di foto (o disegni) a colori; quelli da noi consultati sono riportati in bibliografia.

 

 

 

 

Inachis io - occhio di pavone