Relazione introduttiva di Edoardo Antonelli e don Francesco Valentini
Edicole e cappelle nel territorio massetano
Quando si parla di edicole, per lo più dedicate alla Vergine Maria, si intende parlare di piccoli edifici, a forma di tempietto, nella cui cella, il più delle volte inadatta ad ospitare fedeli per la esiguità dello spazio compresovi, è venerata un'immagine sacra, realizzata in diversi modi; o anche di nicchie ricavate nella parete di un'abitazione, a volte di un muro di contenimento, ugualmente utilizzate per la venerazione di un'immagine religiosa. Non mancano edicole di altre forme.
Parlare invece di territorio massetano ha valenza diversa a seconda che lo si consideri nell'accezione odierna o in quella Medievale; quest'ultima forse più rispondente al sentire della gente e che meglio tiene conto delle peculiarità storiche, sociali e religiose dei singoli borghi e paesi.
Nel primo caso si parla del territorio dell'attuale comune di Massa Martana, che si sviluppa in una forma allungata da Sud a Nord, quasi in una vallata che ha per vertici la Stazione di Massa Martana, con Ponte Fonnaia (III - II secolo a.C.), la catacomba di Villa San Faustino (secoli III - VI d.C.) da un lato, la frazione di Viepri dall'altro, mentre per lati, con qualche incongruenza, ha i crinali dei Monti Martani ad Est, quelli delle colline che separano il nostro territorio da quello tuderte, ad Ovest.
In questo territorio sono compresi, oltre al paese di Massa (Martana dalla seconda metà dell'Ottocento), quelli di Villa San Faustino, Montignano, Colpetrazzo, Mezzanelli, Castel Rinaldi, Viepri e Castel Vecchio, per una popolazione di circa 3.700 abitanti.
Nel secondo caso, quando si parla di territorio Massetano si fa riferimento al comune medievale, costituitosi quale autonomo da quello tuderte come da quello spoletino, non senza lotte e pagamenti, tra i secoli XIV e XVI, e comprendente quello che, per intenderci, è l'attuale territorio della parrocchia di San Felice in Massa Martana.
Gli altri paesi e borghi erano tutti castelli sottomessi al comune di Todi, come evidenziato anche dal simbolo della città che troneggia sopra le rispettive porte delle cinte murarie.
Dal recente censimento delle edicole, effettuato anche su stimolo della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano, si è potuto constatare come la presenza delle edicole votive sia attestata su tutto il territorio dell'attuale comune, ma in maniera molto più netta in quello che fu l'antico territorio Martano. Qui è stato possibile censire ancora oggi circa trenta edicole, anche se non dovrebbero essere poche quelle andate distrutte per incuria, come per lo spostamento o abbandono di antiche strade ai cui lati erano edificate o, anche, per l'abbattimento di edifici che le comprendevano.
Anche nel territorio di Colpetrazzo e Mezzanelli sono ancora presenti una decina di edicole, mentre si scende ulteriormente di numero nei territori di Villa San Faustino e Montignano come anche in quelli di Castel Rinaldi, Viepri e Castel Vecchio.
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