STORIA DEL LUOGO
Il luogo, equidistante dal castello e dalla romanica chiesa della Pieve di S. Gregorio in Nido, è attraversato dal Ruicciano, un corso d'acqua fino a qualche decennio fa importante nell'economia della zona perché alimentava diversi molini, tanto da trasmettere il significativo toponimo di Rotabella. Si trova in un punto rilevante, vicina al ponte sul Ruicciano, all'incrocio di due strade che ponevano in comunicazione le due valli separate dai Monti Martani: l'una conducente dal castello, per la Pieve di S. Gregorio (dall'edicola circa m. 400), Torregrosso e Colle del Marchese a Todi con lo scavalcamento di Acqua Canale; l'altra, percorrendo il fondo valle del Ruicciano, collegava Montemartano-Acqua Canale con la valle spoletina sulla strada provinciale Tuderte di Spoleto-Montefalco