STORIA DEL LUOGO
La Bianca è la sede attuale del capoluogo municipale. Agli inizi del XVI secolo, in questa zona vi era solo un grande bosco di querce, conosciuto con il nome di “la Macchia”, attraversato da un sentiero che scendeva dal castello di Campello verso la pianura. Lungo quel sentiero, su una edicola di strada, un anonimo pittore locale ritrasse la Madonna col Bambino, chiari di carnagione e biondi di capelli, da cui il nome “la Bianca” con cui il popolo chiamò, affettuosamente, l’immagine della Vergine. Secondo i racconti popolari, fu proprio questa immagine,con le sue grazie, a suggerire alla comunità di Campello di erigere il santuario in onore della Madonna (autorizzazione ecclesiastica del vescovo di Spoleto, Francesco Eroli, Bevagna 1516). Già prima del 1860, il Consiglio della comunità di Campello utilizzò per le riunioni la chiesa qui edificata, perché più comoda del vecchio castello di Campello: per questo, nel 1887 vi fu trasferita la sede comunale, accolta in un nuovo edificio pubblico. Così, il nome La Bianca ha fatto posto a quello di Campello (n.d.r.)