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L'allodola
(Alauda arvensis) è un uccello dell'ordine dei Passeriformi, della
famiglia degli Alaudidi. L'allodola, più piccola di un merlo e di taglia
maggiore di un passero, ha colorazione brunastra, striata di nero. Sul
capo, entrambi i sessi, portano una crestina di piume erettili,
leggermente più lunghe delle altre. La femmina depone delle uova, di
colore giallo o verdastro, macchiettate o punteggiate di scuro, che cova
da sola. Ha un caratteristico volo ondulato, dovuto ad un forte battito
d'ali, alternato a chiusura delle stesse. In primavera, mentre nidifica,
l'allodola s'innalza in volo, cantando controvento, quindi ridiscende
verso il suolo ad ali serrate per riaprirle solo in prossimità di
questo. Si ciba preferibilmente di vegetali vari nel periodo autunnale
ed invernale, diviene insettivora in primavera ed estate. Nidifica nelle
depressioni del terreno, ove realizza un nido con erbe secche e radici,
che ben si mimetizza con la vegetazione circostante. (Ascolta il verso dell'allodola)
Il
balestruccio (Delichon urbica) - spesso scambiata per rondine,
appartiene alla stessa famiglia degli Irundidi. È più piccolo della
rondine propriamente detta, con piumaggio dorsale nero-blu e parti
inferiori bianche. Si alimenta d'insetti che cattura in volo
(balestrucci, immagine 2). (Ascolta il verso del
balestruccio)
La ballerina
bianca (Motacilla alba). Ha le dimensioni di un passero e si
distingue facilmente per via del ventre bianco, con capo, gola, petto e
coda neri e per le zampe piuttosto lunghe. Si alimenta di zanzare,
ditteri ed altri insetti, ma anche di vermi, ragni e larve. La possiamo
trovare appoggiata sul dorso di cavalli e mucche che libera dai
parassiti. Il nome "ballerina" le deriva dall'andatura
ondeggiante che possiamo ammirare soprattutto quando si muove lungo le
rive dei corsi d'acqua, alla ricerca perenne di cibo. Appartiene
all'ordine dei Passeriformi, alla famiglia dei Motacillidi.
(Ascolta il verso della
ballerina bianca)
Il cuculo
(Cuculus canorus), dell'ordine dei Cuculiformi, della famiglia dei
Cuculidi, è un uccello di dimensioni medio-grandi (circa 32 cm di
lunghezza), con gola e parti superiori di un bel grigio con riflessi
azzurrognoli e striature grigio scuro. La coda è macchiata di bianco. La
femmina presenta una fase con colorazione differente da quanto
descritto. In questo periodo appare con coda e parti superiori rossicce
con striature scure e parti inferiori bianche con striature rossicce. La
femmina ha in generale un canto più dolce di quello del compagno: può
essere ricordato come un CUIC-CUIC-CUIC. Le ali del cuculo sono
strette e appuntite. Come noto, il cuculo è un uccello parassita. Depone
le sue uova nei nidi di altri uccelli che provvederanno alla cova,
ignari del fatto che il grosso pulcino che nascerà, ben presto caccerà
dal nido i fratellini adottivi, figli naturali della coppia ospite. È
interessante notare come la femmina del cuculo deponga uova dello stesso
colore di quelle dell'uccello ospite e come, in genere, scelga per i
suoi nascituri "famiglie affidatarie" della stessa specie da cui essa
stessa è stata allevata. Il cuculo è ghiotto di larve di lepidotteri
(farfalle).
(Ascolta il verso del
cuculo)
Il fringuello
(Fringilla coelebs) - in dialetto franguillo - appartiene
all'ordine dei Passeriformi, alla fam. dei Fringuillidi. Ha le
dimensioni di un passero, ma lo si distingue per le barre bianche sulle
ali e per il capo che nel maschio è grigio-blu e rosso. Ha un canto
molto armonioso. Si alimenta preferibilmente di semi, polpa di frutta, e
talvolta di invertebrati. (Ascolta il verso del
fringuello)
Il gheppio
(Falcus tinnunculus) è un piccolo rapace diurno, della famiglia dei
Falconidi. Ha piumaggio grigio - fulvo nel maschio, più spiccatamente
sui toni del marrone nella femmina, che raggiunge dimensioni superiori.
Ha coda lunga e stretta. Ai lati del becco ha due striature verticali
nerastre. Le sue prede sono in prevalenza piccoli mammiferi, ma anche
uccellini, lucertole, coleotteri e ortotteri
(immagine coleottero,
immagine ortottero).
Una curiosià di biowatching: in generale, quando un rapace spiuma una preda avicola, sfila le penne e
le sparge intorno. Il calamo resta integro, al più si può notare
un'intaccatura sul rachide. Quando invece un uccello è "spiumato" da un
mammifero, ad esempio da una volpe, le penne sono strappate ed il calamo
è rotto.
Il merlo
(Turdus merula), è un uccello della famiglia dei Turdidi, dell'ordine
dei Passeriformi. È lungo circa 25 cm, ed è inconfondibile: il maschio è
nero con becco e anello oculare giallo-arancione; la femmina,
bruno-scura sul dorso, è più chiara sul ventre ed ha becco marroncino. I
giovani sono rossicci e macchiettati. Il merlo costruisce un bel nido a
forma di coppa, tappezzato di fango all'interno. La merla depone 4-6
uova di colore azzurrognolo, macchiettate di rosso. Questi uccelli si
nutrono di vegetali e bacche e, specie nel periodo riproduttivo, anche
d'insetti.
(Ascolta il verso del
merlo)
Il passero
(Passer domesticus italiae) dell'ordine dei Passeriformi, della famiglia
dei Ploceidi, è la sottospecie presente in Italia. Ha lunghezza di circa
14-15 cm per un peso di circa 25-30 g. Il maschio ha testa e dorso
nocciola, con ventre bianco e gola e petto neri. La femmina è più chiara
e non presenta né gola né petto di colore nero. È comunissimo. (Ascolta il verso del
passero domestico)
Il pettirosso
(Erithacus rubecula), della famiglia dei Turdidi. È forse la specie più
riconoscibile per via del petto rosso - aranciato, come la gola e le
guance. È caratteristica anche la sua andatura, saltellante, con inchini
continui per raccogliere il cibo, che consiste in insetti, bacche e
semi. (Ascolta il verso del
pettirosso)
La poiana
(Buteo buteo), della famiglia degli Accipitridi, è un rapace diurno
della lunghezza di circa 65 cm. Ha colore bruno scuro e presenta macchie
bianche sia nella zona inferiore del corpo, sia sotto le ali. La coda è
grigio-bruna. Il becco è corto e uncinato; le zampe sono gialle. La
poiana sale in alto sfruttando le correnti ascensionali e rimane in
volo, a lungo, senza muovere le ali, volteggiando a coda aperta. Gran
predatrice, si nutre prevalentemente di topi, arvicole, talpe, rane e
talora rettili. (Ascolta il verso della poiana)
Il rigogolo
(Oriolus oriolus) - in dialetto traulo, dell'Ordine dei
Passeriformi, della famiglia degli Oriolidi, è un uccello grande
all'incirca come un merlo. Emette al nostro passaggio un fischio forte e
melodioso. Il maschio ha un abito appariscente, color giallo limone, che
permette di distinguerlo facilmente da altre specie. Ha, inoltre, ali e
coda nere, orlate di giallo. La femmina è di colore più scuro,
verdastro. Il becco, in entrambi i sessi, è rosato. Ha abitudini quasi
esclusivamente arboree. Sverna a sud del Sahara ed è diventato piuttosto
raro. (Ascolta il verso del
rigogolo)
La rondine
(Hirundo rustica), appartiene all'ordine dei Passeriformi, alla famiglia
degli Irundidi. Impossibile non riconoscerla, specie in volo, per la
coda caratteristicamente biforcuta e le ali a forma di falce. La
colorazione dorsale è nera, quella ventrale bianca con gola rossiccia. (Ascolta il verso della
rondine comune)
Il rondone
(Apus apus), appartiene alla famiglia degli Apodidi. Il rondone è simile
alla rondine, se ne differenzia per la colorazione complessivamente
scura, salvo la gola biancastra e per le dimensioni maggiori. Anche il
rondone è spesso chiamato rondine in dialetto. (Ascolta il verso del
rondone)
La starna
(Perdix perdix) è un uccello tozzo, di medie dimensioni con ali e coda
corte, del peso di circa 400 grammi. Ha il ventre di colore grigio
arabescato, mentre il dorso è marroncino screziato. Caratteristica è la
macchia castana a forma di ferro di cavallo, contornata di bianco, che
si mostra sul petto del maschio. La femmina della starna depone uova
verdastre che si schiudono tra la fine della primavera e l'inizio
dell'estate; i pulcini godono a lungo delle cure parentali, superando
spesso il primo inverno in compagnia dei genitori. Una curiosità, in
questa specie, appartenente all'ordine dei Galliformi, alla famiglia dei
Fasianidi, è il maschio che fa muovere i primi passi ai piccoli appena
usciti dal nido.
(Ascolta il verso della
starna)
La taccola
(Corvus monedula), dell'ordine dei Passeriformi, della famiglia dei
Corvidi, è un uccello di circa 30 cm di lunghezza, con apertura alare di
circa 65 cm. Ha le parti ventrali di colore prevalentemente grigio
antracite mentre becco, capo, dorso e coda sono neri. È una specie
battagliera, gregaria, come quasi tutti i corvidi.
Una curiosità: alla schiusa naturale, un uovo si presenta rotto alla
sommità, quando è predato da un corvide si presenta rotto nella parte
centrale. (Ascolta il verso della
taccola)
La tortorella
(Streptopelia turtur), è un uccello dell'ordine dei Columbiformi, della
famiglia dei Columbidi. Ha piumaggio marroncino con disegni più scuri,
collo e petto color vinaccio chiaro, ventre bianco. Ha barre nere,
contornate di bianco, ai lati del collo e zampe rossicce. Costruisce
caratteristici nidi a piattaforma, ma può anche utilizzare vecchi nidi
lasciati da altri uccelli. Il verso è il tipico "rrrurrr - rrrurrr",
ripetuto più volte. Preferibilmente vegetariane, le tortorelle si cibano
talvolta, seppure raramente, di qualche invertebrato. (Ascolta il verso della
tortorella)
L'upupa
(Upupa epops) - in dialetto bubbola, è un uccello che appartiene
all'ordine dei Coraciformi, alla famiglia degli Upupidi. Ha lunghezza di
circa 25 cm, apertura alare di circa cm 45, quindi dimensioni di poco
superiori a quelle di un merlo. È inconfondibile per il particolarissimo
piumaggio, tra il marrone chiaro e il rosa scuro, con coda e ali a
strisce bianche e nere. Ha becco sottile lungo e ricurvo e una
caratteristica cresta erettile che l'upupa alza nel periodo del
corteggiamento e quando è spaventata. Ha volo ondulato ed emette un
suono particolare da cui ha derivato il nome. È un uccello migratore che
sverna preferibilmente in Africa.
(Ascolta il verso dell'upupa)
A chi interessa conoscere più in dettaglio gli
animali dell'Umbria consigliamo un'opera citata anche in
bibliografia:
"QUADERNI DELLA REGIONE DELL'UMBRIA - CONOSCERE L'UMBRIA - Gli Ambienti
- La Fauna" - VOL. I - REGIONE DELL'UMBRIA - GIUNTA REGIONALE -
PERUGIA 1987. |
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