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L'Italia ha un cuore verde: l'Umbria. L'umbria ha uno splendido punto panoramico, da dove lo sguardo si perde...

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Di seguito sono riportate le schede descrittive di alcuni degli uccelli che più facilmente si possono incontrare (o meglio udire) percorrendo gli itinerari proposti. Queste sono ordinate semplicemente in ordine alfabetico secondo il nome italiano, evidenziato in celeste, con cui l'animale è conosciuto. Il termine volgare è seguito da quello latino e talvolta da quello dialettale, locale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Starna

Taccola

 

L'allodola (Alauda arvensis) è un uccello dell'ordine dei Passeriformi, della famiglia degli Alaudidi. L'allodola, più piccola di un merlo e di taglia maggiore di un passero, ha colorazione brunastra, striata di nero. Sul capo, entrambi i sessi, portano una crestina di piume erettili, leggermente più lunghe delle altre. La femmina depone delle uova, di colore giallo o verdastro, macchiettate o punteggiate di scuro, che cova da sola. Ha un caratteristico volo ondulato, dovuto ad un forte battito d'ali, alternato a chiusura delle stesse. In primavera, mentre nidifica, l'allodola s'innalza in volo, cantando controvento, quindi ridiscende verso il suolo ad ali serrate per riaprirle solo in prossimità di questo. Si ciba preferibilmente di vegetali vari nel periodo autunnale ed invernale, diviene insettivora in primavera ed estate. Nidifica nelle depressioni del terreno, ove realizza un nido con erbe secche e radici, che ben si mimetizza con la vegetazione circostante. (Ascolta il verso dell'allodola)

Il balestruccio (Delichon urbica) - spesso scambiata per rondine, appartiene alla stessa famiglia degli Irundidi. È più piccolo della rondine propriamente detta, con piumaggio dorsale nero-blu e parti inferiori bianche. Si alimenta d'insetti che cattura in volo (balestrucci, immagine 2). (Ascolta il verso del balestruccio)

La ballerina bianca (Motacilla alba). Ha le dimensioni di un passero e si distingue facilmente per via del ventre bianco, con capo, gola, petto e coda neri e per le zampe piuttosto lunghe. Si alimenta di zanzare, ditteri ed altri insetti, ma anche di vermi, ragni e larve. La possiamo trovare appoggiata sul dorso di cavalli e mucche che libera dai parassiti. Il nome "ballerina" le deriva dall'andatura ondeggiante che possiamo ammirare soprattutto quando si muove lungo le rive dei corsi d'acqua, alla ricerca perenne di cibo. Appartiene all'ordine dei Passeriformi, alla famiglia dei Motacillidi.

(Ascolta il verso della ballerina bianca)

 

 

Il cuculo (Cuculus canorus), dell'ordine dei Cuculiformi, della famiglia dei Cuculidi, è un uccello di dimensioni medio-grandi (circa 32 cm di lunghezza), con gola e parti superiori di un bel grigio con riflessi azzurrognoli e striature grigio scuro. La coda è macchiata di bianco. La femmina presenta una fase con colorazione differente da quanto descritto. In questo periodo appare con coda e parti superiori rossicce con striature scure e parti inferiori bianche con striature rossicce. La femmina ha in generale un canto più dolce di quello del compagno: può essere ricordato come un CUIC-CUIC-CUIC. Le ali del cuculo sono strette e appuntite. Come noto, il cuculo è un uccello parassita. Depone le sue uova nei nidi di altri uccelli che provvederanno alla cova, ignari del fatto che il grosso pulcino che nascerà, ben presto caccerà dal nido i fratellini adottivi, figli naturali della coppia ospite. È interessante notare come la femmina del cuculo deponga uova dello stesso colore di quelle dell'uccello ospite e come, in genere, scelga per i suoi nascituri "famiglie affidatarie" della stessa specie da cui essa stessa è stata allevata. Il cuculo è ghiotto di larve di lepidotteri (farfalle).

(Ascolta il verso del cuculo)

Il fringuello (Fringilla coelebs) - in dialetto franguillo - appartiene all'ordine dei Passeriformi, alla fam. dei Fringuillidi. Ha le dimensioni di un passero, ma lo si distingue per le barre bianche sulle ali e per il capo che nel maschio è grigio-blu e rosso. Ha un canto molto armonioso. Si alimenta preferibilmente di semi, polpa di frutta, e talvolta di invertebrati. (Ascolta il verso del fringuello)

Il gheppio (Falcus tinnunculus) è un piccolo rapace diurno, della famiglia dei Falconidi. Ha piumaggio grigio - fulvo nel maschio, più spiccatamente sui toni del marrone nella femmina, che raggiunge dimensioni superiori. Ha coda lunga e stretta. Ai lati del becco ha due striature verticali nerastre. Le sue prede sono in prevalenza piccoli mammiferi, ma anche uccellini, lucertole, coleotteri e ortotteri (immagine coleottero, immagine ortottero).
Una curiosià di biowatching: in generale, quando un rapace spiuma una preda avicola, sfila le penne e le sparge intorno. Il calamo resta integro, al più si può notare un'intaccatura sul rachide. Quando invece un uccello è "spiumato" da un mammifero, ad esempio da una volpe, le penne sono strappate ed il calamo è rotto.

Il merlo (Turdus merula), è un uccello della famiglia dei Turdidi, dell'ordine dei Passeriformi. È lungo circa 25 cm, ed è inconfondibile: il maschio è nero con becco e anello oculare giallo-arancione; la femmina, bruno-scura sul dorso, è più chiara sul ventre ed ha becco marroncino. I giovani sono rossicci e macchiettati. Il merlo costruisce un bel nido a forma di coppa, tappezzato di fango all'interno. La merla depone 4-6 uova di colore azzurrognolo, macchiettate di rosso. Questi uccelli si nutrono di vegetali e bacche e, specie nel periodo riproduttivo, anche d'insetti.

(Ascolta il verso del merlo)

Il passero (Passer domesticus italiae) dell'ordine dei Passeriformi, della famiglia dei Ploceidi, è la sottospecie presente in Italia. Ha lunghezza di circa 14-15 cm per un peso di circa 25-30 g. Il maschio ha testa e dorso nocciola, con ventre bianco e gola e petto neri. La femmina è più chiara e non presenta né gola né petto di colore nero. È comunissimo. (Ascolta il verso del passero domestico)

Il pettirosso (Erithacus rubecula), della famiglia dei Turdidi. È forse la specie più riconoscibile per via del petto rosso - aranciato, come la gola e le guance. È caratteristica anche la sua andatura, saltellante, con inchini continui per raccogliere il cibo, che consiste in insetti, bacche e semi. (Ascolta il verso del pettirosso)

La poiana (Buteo buteo), della famiglia degli Accipitridi, è un rapace diurno della lunghezza di circa 65 cm. Ha colore bruno scuro e presenta macchie bianche sia nella zona inferiore del corpo, sia sotto le ali. La coda è grigio-bruna. Il becco è corto e uncinato; le zampe sono gialle. La poiana sale in alto sfruttando le correnti ascensionali e rimane in volo, a lungo, senza muovere le ali, volteggiando a coda aperta. Gran predatrice, si nutre prevalentemente di topi, arvicole, talpe, rane e talora rettili. (Ascolta il verso della poiana)

Il rigogolo (Oriolus oriolus) - in dialetto traulo, dell'Ordine dei Passeriformi, della famiglia degli Oriolidi, è un uccello grande all'incirca come un merlo. Emette al nostro passaggio un fischio forte e melodioso. Il maschio ha un abito appariscente, color giallo limone, che permette di distinguerlo facilmente da altre specie. Ha, inoltre, ali e coda nere, orlate di giallo. La femmina è di colore più scuro, verdastro. Il becco, in entrambi i sessi, è rosato. Ha abitudini quasi esclusivamente arboree. Sverna a sud del Sahara ed è diventato piuttosto raro. (Ascolta il verso del rigogolo)

La rondine (Hirundo rustica), appartiene all'ordine dei Passeriformi, alla famiglia degli Irundidi. Impossibile non riconoscerla, specie in volo, per la coda caratteristicamente biforcuta e le ali a forma di falce. La colorazione dorsale è nera, quella ventrale bianca con gola rossiccia. (Ascolta il verso della rondine comune)

Il rondone (Apus apus), appartiene alla famiglia degli Apodidi. Il rondone è simile alla rondine, se ne differenzia per la colorazione complessivamente scura, salvo la gola biancastra e per le dimensioni maggiori. Anche il rondone è spesso chiamato rondine in dialetto. (Ascolta il verso del rondone)

La starna (Perdix perdix) è un uccello tozzo, di medie dimensioni con ali e coda corte, del peso di circa 400 grammi. Ha il ventre di colore grigio arabescato, mentre il dorso è marroncino screziato. Caratteristica è la macchia castana a forma di ferro di cavallo, contornata di bianco, che si mostra sul petto del maschio. La femmina della starna depone uova verdastre che si schiudono tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate; i pulcini godono a lungo delle cure parentali, superando spesso il primo inverno in compagnia dei genitori. Una curiosità, in questa specie, appartenente all'ordine dei Galliformi, alla famiglia dei Fasianidi, è il maschio che fa muovere i primi passi ai piccoli appena usciti dal nido.

(Ascolta il verso della starna)

La taccola (Corvus monedula), dell'ordine dei Passeriformi, della famiglia dei Corvidi, è un uccello di circa 30 cm di lunghezza, con apertura alare di circa 65 cm. Ha le parti ventrali di colore prevalentemente grigio antracite mentre becco, capo, dorso e coda sono neri. È una specie battagliera, gregaria, come quasi tutti i corvidi.
Una curiosità: alla schiusa naturale, un uovo si presenta rotto alla sommità, quando è predato da un corvide si presenta rotto nella parte centrale. (Ascolta il verso della taccola)

La tortorella (Streptopelia turtur), è un uccello dell'ordine dei Columbiformi, della famiglia dei Columbidi. Ha piumaggio marroncino con disegni più scuri, collo e petto color vinaccio chiaro, ventre bianco. Ha barre nere, contornate di bianco, ai lati del collo e zampe rossicce. Costruisce caratteristici nidi a piattaforma, ma può anche utilizzare vecchi nidi lasciati da altri uccelli. Il verso è il tipico "rrrurrr - rrrurrr", ripetuto più volte. Preferibilmente vegetariane, le tortorelle si cibano talvolta, seppure raramente, di qualche invertebrato. (Ascolta il verso della tortorella)

L'upupa (Upupa epops) - in dialetto bubbola, è un uccello che appartiene all'ordine dei Coraciformi, alla famiglia degli Upupidi. Ha lunghezza di circa 25 cm, apertura alare di circa cm 45, quindi dimensioni di poco superiori a quelle di un merlo. È inconfondibile per il particolarissimo piumaggio, tra il marrone chiaro e il rosa scuro, con coda e ali a strisce bianche e nere. Ha becco sottile lungo e ricurvo e una caratteristica cresta erettile che l'upupa alza nel periodo del corteggiamento e quando è spaventata. Ha volo ondulato ed emette un suono particolare da cui ha derivato il nome. È un uccello migratore che sverna preferibilmente in Africa.

(Ascolta il verso dell'upupa)

 

A chi interessa conoscere più in dettaglio gli animali dell'Umbria consigliamo un'opera citata anche in bibliografia:

"QUADERNI DELLA REGIONE DELL'UMBRIA - CONOSCERE L'UMBRIA - Gli Ambienti - La Fauna" - VOL. I - REGIONE DELL'UMBRIA - GIUNTA REGIONALE - PERUGIA 1987.