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L'Italia ha un cuore verde: l'Umbria. L'umbria ha uno splendido punto panoramico, da dove lo sguardo si perde...

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Anagallis arvensis L., mordigallina o centocchio dei campi, famiglia delle Primulaceae - piantina, prostrata, con fusti riccamente fogliosi, che fiorisce di piccole corolle rosso-aranciate, raramente blu, da aprile ad ottobre. Nell'antichità si riteneva che questa pianta avesse proprietà esilaranti; infatti, in greco, il nome del genere significa "scoppiare in risa". È stata, a torto, usata anche contro la rabbia (Itinerario delle frazioni).

Cyclamen repandum Sibth. et Sm., ciclamino, famiglia delle Primulaceae - questa pianta può raggiungere anche 20 cm d'altezza; ha foglie ovate picciolate, variegate di chiaro sulla pagina superiore, che si sviluppano prima del fiore. Quest'ultimo, come noto, è solitario, reclinato, molto profumato, con corolla di colore rosa scuro (rosa ciclamino). È il ciclamino che fiorisce nei boschi con l'arrivo della primavera. Tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno, troviamo la specie Cyclamen hederifolium Aiton, non profumata, di colore rosa chiaro, quasi sbiadito. Quando fiorisce, nei nostri boschi a partire dalla fine d'agosto, è priva di foglie, che fanno la loro comparsa dopo la fioritura. Ha foglie bislunghe, spesso macchiate. La fauce della corolla forma un pentagono ad angoli dentati. I ciclamini sono tossici, in special modo lo sono i tuberi. A tal proposito annotiamo che nelle zone "arate" dai cinghiali è facile trovare "patate" di ciclamino neppure assaggiate dai pur voracissimi suidi selvatici (Itinerario delle frazioni).

 

 

 

Per facilitare il riconoscimento delle specie, per un migliore utilizzo delle schede da parte dei neofiti, abbiamo diviso le piante secondo i colori dei fiori. All'interno di ogni colore abbiamo schedato le famiglie in ordine alfabetico. Infine, abbiamo riportato separatamente le felci e le orchidee. All'interno di ogni famiglia abbiamo ordinato i generi e le specie, ancora una volta, per ordine alfabetico, riportando prima il termine scientifico, secondo la nomenclatura proposta in "Flora Italica" dello Zangheri, e quindi, evidenziato in celeste, il nome volgare.