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Anchusa officinalis L., buglossa
comune, famiglia delle Boraginaceae - è una pianta di aspetto
setoloso-ispido, con foglie piane, lanceolate e fusti ramosi. I fiori
sono riuniti in cime dense e presentano corolle aperte dapprima
purpuree, quindi violaceo-azzurre, di diametro in genere non superiore
al centimetro. Fiorisce da maggio ad agosto. Il nome generico "Anchusa"
in greco significa "belletto" e ricorda che la pianta era usata
nell'antichità per colorare i cosmetici. La troviamo sino ai 1000 m di
quota, negli incolti, lungo le strade, nei luoghi ruderali. Dal rizoma
si ottiene una tintura rossa. È specie mellifera. Simile alla buglossa
comune ma con corolle più azzurre e leggermente più grandi (diam. in
genere compreso tra 1 e 1,5 cm) è la buglossa azzurra Anchusa azurea Miller (= A.
Italica Retz.) (Itinerario delle frazioni).
Cynoglossum creticum Miller,
lingua di cane, famiglia delle Boraginaceae - ha corolle
grigio-azzurre con venature viola, raramente bianche; ha le foglie
inferiori oblunghe e le superiori amplessicauli. La pianta ha
complessivamente un aspetto villoso-cenerino e strofinata emana un odore
non particolarmente gradevole. La possiamo incontrare nei luoghi erbosi
e sassosi, ai margini delle strade di campagna, dal piano sino alla
collina. Fiorisce a partire da aprile. Il nome del genere significa
proprio "lingua di cane" ed è certamente riferito alla forma
delle foglie (Itinerario delle frazioni).
Echium vulgare L., erba viperina,
famiglia delle Boraginaceae - ha corolle azzurro - violacee, talora
porporine, non perfettamente simmetriche in quanto appena bilabiate. Nel
complesso, la presenza di peli dona alla pianta un aspetto irsuto e la
fa risultare ispida al tatto. L'erba viperina ha proprietà emollienti e
pare essere efficace nella cura della tosse. è appetita dalle api. Tra
le superstizioni terapeutiche ricordiamo che l'erba viperina era
ritenuta un buon rimedio in caso di morso di vipera, ovviamente si
tratta di una credenza popolare priva di basi scientifiche. Per finire
proponiamo una ricetta: il riso all'erba viperina. Prendiamo 500 grammi
di foglie d'erba viperina. Le scottiamo in acqua bollente, senza
tuttavia lessarle. Le scoliamo. Soffriggiamo uno spicchio d'aglio, lo
togliamo e mettiamo a cuocere nell'olio le foglie d'erba viperina, una
manciata di basilico, un po' di mentuccia, un cucchiaio di tanaceto,
sale e riso. Per arrivare al giusto punto di cottura aggiungiamo, quando
necessario, del brodo vegetale. Infine, uniamo a crudo burro e
parmigiano (Itinerario delle frazioni).
Myosotis arvensis (L.) Hill, non
ti scordar di me, famiglia delle Boraginaceae - si tratta
semplicemente di una delle varie specie di Myosotis. Contribuisce
a colorare d'azzurro cielo i prati di montagna, i margini dei boschi, i
luoghi erbosi a partire dalla fine dell'inverno e/o dall'inizio della
primavera. Sui prati pascolo li troveremo fioriti accanto alle orchidee
della specie sambucina, alla scilla bifolia, ai crochi
primaverili, ecc. La specie arvensis, in particolare, si presenta
con fusto eretto, ramoso sin dalla base o dalla metà superiore, peloso.
Le corolle, a tubo breve, hanno lembi rotati di colore azzurro e fauce
gialla. I fiori sono riuniti in cime scorpioidi. Le foglie sono
allungate, lanceolate. I calici sono chiusi. La specie Myosotis
ramosissima Rochel, si distingue dall'arvensis, tra l'altro,
per il calice che nel frutto resta aperto e per il fusto che in questa
specie è esile e gracile. Il nome del genere, Myosotis appunto,
deriva dal greco antico e significa "orecchio di topo",
ricordando la forma delle foglie. Sui pascoli delle Brunette è presente
la specie Myosotis alpestris F.W. Schmidt.
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