Nome botanico della specie: Sequoia sempervirens (D. Don) Endl.
Circonferenza tronco: 3,8 m
Altezza pianta: 30,0 m
Ampiezza chioma: 9,5 m
Stato di salute (a vista): buono
Codice piante elenco regionale: 75
Altitudine (m s.l.m.): 376
Rilevatore/autore della scheda: Simonetta Bandini
La sequoia si trova al centro dei giardini, in prossimità della rotonda.
Oltre alla sequoia e al pino strobo, in questi giardini pubblici sono presenti altri esemplari arborei di grande interesse naturalistico: cedri, pini domestici, tassi secolari, platani.
La Casina dell’Ippocastano fu progettata intorno al 1880 da un ingegnere svizzero di nome Walter Fol che la realizzò nel tipico stile alpino, con tetto a capanna molto spiovente e grandi cornici in legno intagliato. Il piccolo edificio nacque come punto di ritrovo in funzione dei giardini pubblici.
All’interno dello spazio verde la pista da ballo circolare, realizzata negli anni Trenta del secolo scorso, ha visto gli spoletini, e non solo, animare il luogo con eventi e serate danzanti. Intorno al Duemila la pista fu abbellita con un’opera progettata dall’artista americano Sol Lewitt: grandi linee curve di diversa colorazione furono realizzate sulla pavimentazione esistente.
Dalla balaustra guardando verso il colle dei Cappuccini si può vedere l’opera detta ‘Spoletosfera’. La cupola è una struttura geodetica donata alla città di Spoleto nel 1967 dall’autore, Richard Buckminster Fuller, in occasione del X Festival dei Due Mondi.
Al di sotto dei giardini pubblici di viale G. Matteotti ricordiamo la presenza di un’altra area verde, il parco Chico Mendes.