Nome botanico della specie: Quercus pubescens Willd.
Nome popolare con cui l’albero è conosciuto localmente: la quercia di Aleandro
Circonferenza tronco: 4,40 m misurata poco al di sotto di m 1,30 (altezza a petto d’uomo, prevista per la misurazione del tronco dalle regole forestali); al di sopra del punto in cui abbiamo effettuato la misurazione, infatti, il tronco di questa quercia presenta un rigonfiamento in corrispondenza del quale la circonferenza supera i 5 m, per poi restringersi.
Altezza pianta: 28,0 m (stimata)
Ampiezza chioma: 22,0 m (in periodo non vegetativo, febbraio 2020)
Età: oltre 160 anni, nel 1865 già verdeggiava in questi bei luoghi
Stato di salute (a vista): buono
Altitudine (m s.l.m.): 405
Rilevatore/autore della scheda: Angelo Velatta con la collaborazione di Giampaolo Filippucci, Raffaello Ravagli, Tiziana Ravagli
Gli autori ringraziano il sig. Bordoni, attuale proprietario della quercia, per la gentile disponibilità con la quale ha consentito di rilevare la sua pianta e per avere permesso di pubblicare la relativa scheda.
Questo magnifico patriarca verde si trova lungo la strada che dal centro di Capodacqua sale verso la frazione di Orchi; si erge maestoso nella proprietà del signor Bordoni, che RINGRAZIAMO per avere voluto condividere con Angelo e con noi tutti il suo ‘grande albero’.
Questa roverella è conosciuta localmente come ‘quercia di Aleandro’; esisteva già nel 1865, anno di nascita del nonno dell’attuale proprietario (di nome Leandro, o Aleandro in dialetto locale, da cui l’appellativo popolare di questa bella pianta).
Tre persone non bastano ad abbracciare alla base il tronco di questa magnifica roverella che si trova in un pregevole spazio erboso aperto, antistante l’abitazione (relativamente recente) del proprietario; all’epoca della costruzione il signor Bordoni ricevette dal Comune di Foligno la prescrizione di tenere l’edificio a una distanza non inferiore a 30 metri da quello che, evidentemente, era già un ‘grande albero’.
L’ombra della ‘quercia di Leandro’ è stata il palcoscenico, inusuale e suggestivo, che il 16 luglio 2012 accolse la Fisorchestra ‘Luciano Fancelli’ diretta dal maestro Marco Gatti: l’occasione fu un meraviglioso concerto in memoria di Luciano Fancelli, grande artista e compositore di musica per fisarmonica che a Capodacqua di Foligno visse tanti giorni sereni della sua vita, precocemente interrotta da una grave malattia.
All’inizio della II Guerra Mondiale la famiglia di Luciano Fancelli, nato a Foligno il 10 aprile 1928, si trasferì da Terni, ove viveva da anni, a Capodacqua di Foligno, per allontanarsi da luoghi martoriati dagli eventi bellici.
All’ombra della ‘quercia di Aleandro’, il giovanissimo Luciano si innamorò della musica e in particolare della fisarmonica di cui divenne uno dei più grandi interpreti italiani e non solo…
Luciano Fancelli, un ricordo musicale… [Nota bene: cliccando sul link sarai indirizzato su *youtube*]
Un luogo da visitare: ORCHI