Nome botanico della specie: Olea europaea L.
Circonferenza tronco: 4,4 m – a livello della ceppaia 10,4 m
Altezza pianta: 4,1 m
Ampiezza chioma: 4,0 m
Età: 500 anni (stimata)
Stato di salute (a vista): buono
Altitudine (m s.l.m.): 425
Bibliografia: Il Cuore dell’Umbria 2005
Rilevatore/autore della scheda: Giampaolo Filippucci, Tiziana Ravagli
Segnalato da: Maria Zappelli Cardarelli
Nella particella 149 del foglio 44 del Nuovo Catasto Terreni del Comune di Trevi, ove è radicato questo esemplare di rara bellezza, si riscontra la presenza di ben 88 olivi secolari con età compresa tra 100 e 500 anni [Il Cuore dell’Umbria 2005]. Dai dati rilevabili nel volume citato in bibliografia risulta che l’olivo di Carambone appartiene a un genotipo sconosciuto, non riconducibile ad alcuna delle varietà che usualmente vegetano nel territorio. La varietà dominante nella particella è il ‘Moraiolo’, seguita da ‘Frantoio’, ‘Pendolino’, ‘Leccino’ e ‘Maurino’.
In passato, l’olivo di Carambone è stato quasi certamente soggetto a slupatura: anche questo tipo di intervento agronomico può avere contribuito all’aspetto attuale della pianta, che si presenta con due tronchi praticamente divisi anche se riconducibili a un unico pollone.
Come noto, la slupatura è un intervento di risanamento degli olivi colpiti dalla carie. L’operazione si effettua asportando il legno cariato, rifilando i bordi fino ad arrivare al legno sano; si disinfettano, infine, le ferite con prodotti a base di rame. Il termine ‘slupatura’ deriva da ‘lupa’ altro
nome con il quale è identificata questa particolare malattia, provocata da funghi appartenenti ai generi Fomes spp., Stereum spp., Poliporus spp. e Coriolus spp. Questi penetrano all’interno dei tessuti della pianta attraverso ferite e tagli di potatura; lentamente si espandono, determinando il deperimento progressivo dell’olivo.
Nella toponomastica attuale la località Carambone è diventata ‘I Camponi’.
Gli autori della scheda e i curatori del volume ringraziano la famiglia Zappelli Cardarelli per la preziosa collaborazione.