Nome botanico della specie: Olea europaea L.
Età: secolare (stimata)
Stato di salute (a vista): da discreto a buono
Altitudine (m s.l.m.): 405-410
Rilevatore/autore della scheda: Giampaolo Filippucci, Alvaro Paggi, Danilo Rapastella, Tiziana Ravagli
Segnalato da: Francesco Paolo Di Dio (Presidente dell’Associazione micologica ‘Valle Spoletana’)
Ci troviamo lungo la strada che sale da Spoleto verso Forca di Cerro; superato il cimitero monumentale di Spoleto, in località Licina, la nostra attenzione non può non essere catturata dalla presenza di piante di olivo dalle bellissime forme contorte, quelle stesse forme scultoree che possiamo rinvenire in tanti luoghi collinari a oriente della Valle Umbra da Spoleto ad Assisi.
Oltre la viabilità, olivi dall’aspetto monumentale, non tanto per le dimensioni, quanto, soprattutto, per le forme che richiamano alla memoria vetusti patriarchi verdi, ci invitano a trovare un luogo di sosta e a fermarci: per godere del paesaggio che si allunga oltre la Valle spoletana, per rimanere
ammaliati dal mare interminabile di olivi che si estende a oriente verso Campello, Trevi, Foligno, Spello e Assisi, quasi senza soluzione di continuità, presentando un ambiente ricco di biodiversità, storia, arte e cultura…
Un paesaggio che ha già meritato diversi riconoscimenti: è, infatti, PAESAGGIO RURALE STORICO del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ed è parte dei SISTEMI DEL PATRIMONIO AGRICOLO DI RILEVANZA MONDIALE DELLA FAO, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, essendo nei fatti il primo territorio italiano a essere stato inserito nel programma GIAHS (Globally Important Agricultural Heritage Systems), un passo in avanti verso il riconoscimento di ‘bene culturale dell’umanità’ – Unesco, per il quale Amministrazioni pubbliche, fondazioni, olivicoltori, esperti e tanti cittadini appassionati lavorano da tempo, giorno dopo giorno.
Così semplicemente, da questi olivi spoletini prende avvio il nostro viaggio di conoscenza nel PAESAGGIO OLIVETATO STORICO DELLA VALLE UMBRA… [il viaggio continua…].