Giano dell’Umbria
I patriarchi verdi
Punti di interesse
GIANO DELL’UMBRIA
GIANO DELL’UMBRIA è un piccolo castello posto a un’altitudine di 540 m s.l.m.; si affaccia sulla Valle Umbra da una delle vette della dorsale collinare che chiude, a nord-est, i monti Martani. Ancora oggi presenta ben conservate le mura medievali, mentre rimangono solo poche tracce della cinta muraria di epoca romana. In questo periodo il suo territorio rientrava, in parte, nel distretto di Mevania (Bevagna), di cui doveva occupare il settore sud-occidentale, in parte in quello di Tuder (Todi), con riferimento particolare alla zona gravitante attorno al Vicus Martis Tudertium (l’odierna Massa Martana). Si ritiene possibile che Giano fosse sede di un pagus (villaggio), ovvero di un insediamento rurale già esistente in età preromana, che divenne, in epoca romana, circoscrizione amministrativa. L’assetto del territorio facente capo a Giano è fortemente condizionato dall’apertura della strada consolare via Flaminia [M. Albanesi,‘Giano dell’Umbria’, Itinerari nella storia. Percorsi archeologici in Valle Umbra, 2005]. Annotiamo che tra l’asse viario e il pagus, sono presenti alcuni prediali, toponimi derivanti dal nome dei proprietari di fondi agricoli; tutto questo documenta come la zona fosse intensamente occupata in età romana. L’importanza territoriale di Giano dell’Umbria anche in epoche successive è chiaramente attestata dalla presenza di varie chiese.Tra queste ricordiamo la chiesa di San Francesco, edificata all’esterno delle mura cittadine, che conserva una bella Crocifissione attribuita a Giovanni di Corraduccio (inizio XV secolo), la chiesa di Santa Maria, le cui origini risalgono al Medioevo ma con interventi riferibili al XVI- XVIII secolo, la seicentesca chiesa di San Biagio, la duecentesca chiesa parrocchiale di San Michele.
TOCCIOLI, VILLA DI RUFIONE
TOCCIOLI, VILLA DI RUFIONE, villa rustica, oggetto di indagine sistematica a opera della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, in collaborazione con l’Università di Alicante, a partire dal 2003. Era già nota dal 1925 per il fortunoso ritrovamento, durante la coltivazione di un oliveto, di un dolio in terracotta e di un cippo in travertino con dedica ai Lari. Il complesso si dispone su una bassa terrazza affacciata sul diverticolo occidentale della via Flaminia, nei pressi dell’incrocio tra la stessa e l’antica via per Todi. Attribuito, grazie al rinvenimento di un’iscrizione, a Gaio Iulio Rufione, figlio di un liberto di Cesare, l’edificio risale all’epoca tardo-repubblicana, con consistenti restauri in età flavia. I materiali rivenuti attestano una continuità d’uso fino al IV secolo d.C. [M. Albanesi, ‘Toccioli, villa di Rufione’, Itinerari nella Storia. Percorsi archeologici in Valle Umbra, 2015].
L’ABBAZIA DI SAN FELICE
L’ABBAZIA DI SAN FELICE è un capolavoro dell’arte romanica umbra, con evidenti influssi lombardi e chiare affinità con diverse chiese del territorio spoletino. Il carattere romanico della chiesa, riportato alla luce da un restauro del 1958, è celato da interventi settecenteschi. La struttura presenta un impianto a tre navate suddivise da colonne in conci, con una zona presbiteriale sopraelevata a tre absidi, di modello lombardo, e una navata centrale con volta a botte. La facciata è in conci di pietra calcarea rosata proveniente dalle cave di San Terenziano (comune di Gualdo Cattaneo); originariamente a quattro spioventi, è stata ampliata e alzata nel XVI secolo. La cripta romanica, con vari elementi di reimpiego, conserva le reliquie del santo titolare. Il chiostro è a pianta rettangolare con arcate sorrette da robusti pilastri a mattoni vivi. Al di sopra dei pilastri troviamo affreschi raffiguranti busti di santi e beati, mentre sulle pareti sono dipinti episodi della vita di san Felice [www.comune.giano-dell’umbria.it].
CASTELLO DI MONTECCHIO
Il CASTELLO DI MONTECCHIO, costruito in posizione dominante sull’antica via Flaminia, fu probabilmente fortificato nel X secolo; dalla fine del XII secolo fu dipendenza dei signori di Giano. Il castello conserva parte della cinta muraria edificata per la prima volta nel XII secolo e ricostruita nel XIV secolo. Sulla piccola piazza castellana affacciano sia il palazzo della Comunità, databile al XVI secolo, sia la chiesa di San Bartolomeo.
CASTELLO DI CASTAGNOLA
Il CASTELLO DI CASTAGNOLA, sottoposto dal 1383 al 1439 ai Trinci, Signori di Foligno, nel secolo successivo passò sotto il dominio di Todi. All’interno del castello, ricordiamo la chiesa di Santa Croce.
CASTELLO DI MORCICCHIA
Il CASTELLO DI MORCICCHIA, antico feudo della famiglia spoletina dei Litaldi o Ritaldi, fu annesso al Comune di Giano nel 1816-1818. Dell’antico castello sono visibili e ben conservate alcune torri, qualche abitazione e parte della cinta muraria. All’interno del borgo troviamo la chiesa di San Silvestro del XIV secolo, ma forse di costruzione anche anteriore considerando che una parete dell’edificio è inglobata nelle mura castellane.