Nome botanico della specie: Celtis australis L.
Circonferenza tronco: 3,1 m
Altezza pianta: 11,0-12,0 m (stimata)
Ampiezza chioma: 15,0 m (stimata)
Età: oltre 200 anni
Stato di salute (a vista): buono
Altitudine (m s.l.m.): 302
Rilevatore/autore della scheda: Romano Filippucci, Tiziana Ravagli
Il bagolaro dimora nella proprietà di Emanuele Galanti e Luciana Sordini, che ringraziamo per la cortesia e la disponibilità.
Sul lato rivolto verso l’abitazione la corteccia di questo bel bagolaro si presenta stranamente rugosa, quasi bucherellata. Il motivo è presto detto: al rientro dal lavoro nei campi, i proprietari usavano infiggere la punta della roncola sul tronco di questo albero, così da ritrovarla appesa e sempre pronta all’uso.
Questo bagolaro presenta un’impalcatura delle branche principali davvero particolare e gli attuali proprietari ci hanno raccontato che un tempo la pianta era usata come giaciglio, per riposare al fresco tra le fronde.
CURIOSITÀ BOTANICA. Il bagolaro è conosciuto anche con il nome di ‘spaccasassi’, per il suo forte apparato radicale che lo rende in grado di sopravvivere anche sui terreni rocciosi.
Tra i nomi con i quali è noto in Valle Umbra ricordiamo anche ‘cirimpiccolo’ e ‘fanfino’ (in dialetto).