Salice – Giano dell’Umbria, San Felice

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PATRIARCA VERDE PERDUTO

La pianta era radicata lungo la strada che da Palombaro prosegue verso l’abbazia di San Felice; in particolare si trovava sotto strada, nelle immediate adiacenze di una scaturigine con una piccolissima troscia che ne raccoglie le acque. Nelle vicinanze un altro salice si presenta con una forma arcuata davvero particolare.
Concludiamo la descrizione di questo ‘patriarca perduto’ con le parole di Angelo Velatta (che ci ha segnalato l’esemplare, quando era ancora un grande albero): «… [il salice] oltre che essere in sé vetusto e bello, si trova in un contesto paesaggistico-ambientale davvero unico, nei pressi di una polla d’acqua sorgiva».

SCHEDA CENSIMENTO (28.11.2017)

Nome botanico della specie: Salix alba L.
Circonferenza tronco: 4,00 m (essendo coricato, non ha senso parlare di circonferenza misurata ‘a petto d’uomo’ e quindi a circa 130 cm di altezza; si tratta pertanto di una misura di puro riferimento)
Altezza pianta: 26 m
Ampiezza chioma: 24 m
Stato di salute (a vista): discreto/non buono, l’albero è praticamente coricato e una profonda spaccatura laterale esterna è presente lungo il tronco; inoltre, sono evidenti vari rami secchi e verso valle è stata sicuramente tagliata una seconda grande ramificazione principale
Altitudine (m s.l.m.): 398
Rilevatore/autore della scheda: Giampaolo Filippucci, Tiziana Ravagli
Segnalato da: Angelo Velatta

La pianta ERA (è) radicata lungo la strada che da Palombaro prosegue verso l’abbazia di San Felice; in particolare si trova sotto strada, nelle immediate adiacenze di una piccolissima troscia. Questa si presenta come una polla d acqua sorgiva, protetta a monte da un muro a secco di bella pietra calcarea che regge la scarpata.
A monte della strada notiamo una vecchia porta in ferro, che chiude, probabilmente, una vecchia opera di captazione.
Nelle vicinanze un altro salice si presenta con una forma arcata davvero particolare.
Come ci scrive Angelo Velatta, che ci ha gentilmente segnalato pianta e luogo: «… [il salice] oltre che essere in sé vetusto e bello, si trova in un contesto paesaggistico–ambientale davvero unico, nei pressi di una polla di acqua sorgiva».

L’attuale sistemazione dei luoghi è davvero curata e bella e non risponde a quanto mostrato da Google Street, il cui rilievo risale a dicembre 2011.

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