Abbiamo letto: «La cucina è fatta di alcune regole e di molte libertà, quelle che, giorno dopo giorno, danno vita e corpo a un piatto, trasmettendolo da una all’altra generazione. Senza dogmi, senza rigidità. La cucina è il luogo della variante e la ricetta è come uno spartito musicale che si ‘realizza’ solo quando viene interpretato…» [M. Montanari, Il pregiudizio universale, 2016]. Condividendo questo pensiero, accanto alle ricette della tradizione ci piace presentare alcune ricette innovative che, passando di generazione in generazione, potranno esse stesse divenire con il tempo parte della tradizione culinaria e sapori inconfondibili della nostra cultura.
In una pentola rosoliamo leggermente, in olio extravergine di oliva di Trevi, una cipolla media precedentemente affettata; aggiungiamo circa 500 g di sedano nero (coste e foglie) e 300 g di patate tagliate a cubetti. Lasciamo appassire leggermente, poi aggiungiamo 2,5 l (circa) di brodo vegetale e sale q.b.
Facciamo cuocere per 20 minuti circa; quindi, con il frullatore a immersione, lavoriamo il composto fino a ottenere una crema liscia e morbida che potremo servire ben calda con crostini di pane, un’abbondante spolverata di parmigiano e, a piacere, un filo di olio extravergine di oliva di Trevi dall’inconfondibile sapore fruttato.
Questa ricetta ci è stata proposta, non solo sulla carta ma anche in cucina, da Marisa Mansutti che non è di Trevi ma che il sedano nero lo ha scoperto tanti anni fa, imparando ad apprezzarlo (e a farcelo apprezzare) anno dopo anno, ottobre trevano dopo ottobre trevano… Grazie mamma!
Vellutata di sedano nero di Trevi [foto di Michela Casciarri, per gentile concessione dell’autrice per il progetto IL NERO DI TREVI, 2018]