Un castello 'fantasma' a guardia della Greenway e... di San Pietro in Valle
Umbriano è un antico castello costruito su uno sperone della montagna. Si erge quasi difronte all’abbazia di San Pietro in Valle, forse fortificato a sua difesa poco dopo l’invasione dei Saraceni nell’anno 890…
L’abate di San Pietro in Valle nel XIII secolo lo concesse al comune di Spoleto.
Nel 1517 per permuta passò ai conti Cybo – Malaspina, quindi ai Benedetti di Spoleto (1730) che lo vendettero (1847) a Luigi Desiderato di Monthelon; nel 1860, infine, fu acquistato dal Comune di Ferentillo nei cui confini comunali rientra ancora oggi.
Le case del castello sono tutte diroccate (l’ultima famiglia lo ha abbandonato nel 1950), solo la torre di guardia sembra resistere imperterrita al tempo e agli accadimenti.
Le abitazioni presentano ancora i segni architettonici e strutturali dell’antica organizzazione: granai, stalle, vasche per pigiare l’uva al piano terra, al piano superiore le aree abitate di giorno come le cucine e ancora sopra altre stanze (comprese le camere da letto); sono ancora visibili vecchi camini in pietra.
Camminando tra le stradelle che attraversano il castello, possiamo apprezzare le finestre con lavorati davanzali lapidei e ingressi dalla forte e imponente struttura che affacciano su interni ormai depauperati da ogni bene, belle pietre lavorate che restano a conferma di un passato in cui questo luogo deve avere goduto di una certa importanza e ricchezza.
Continuando il nostro peregrinare e lasciata la torre a sinistra, scendiamo un poco per ammirare i resti dell’antica chiesa dedicata a san Rocco (uno dei Santi più venerati e invocati con san Sebastiano in occasione delle pestilenze); all’interno non resta però quasi più traccia degli affreschi che la ornavano (tra questi si ricorda una bella ‘Crocifissione con san Sebastiano’, forse opera dello Spagna che tanti capolavori ha lasciato in Valnerina. N.d.R.: dati i muri pericolanti, abbiamo evitato di entrare per scoprire meglio i resti di quanto racchiuso tra le pareti o ancora nei pressi della cripta di San Rocco di Umbriano).
All’uscita del borgo rileviamo i resti di una vasca, forse anche un vecchio abbeveratoio collegato a un’area sorgiva.
Nella tessitura dei muri a secco che proteggono il sentiero su cui camminiamo, annotiamo come tra le pietre più sempici siano incastonati vecchi blocchi calcarei ben sbozzati certamente provenienti dai ruderi che abbiamo appena lasciato e di cui conserveremo a lungo il ricordo.
Geograficamente, ci troviamo sul versante settentrionale di Monte Sant’Angelo, immersi in un ambiente boschivo di grande bellezza.
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Note bibliografiche
- Daniele Amoni, Castelli Fortezze e Rocche dell’Umbria, QuattroEmme, Perugia 1999
- Luigi Fausti, I Castelli e le Ville dell’antico Contado e Distretto della Città di Spoleto, a cura di Lamberto Gentili, Evandro Pacifici, Bernardino Sperandio, volume secondo N-Z, Carispo, Editoriale Umbra, Spoleto 1993
Abbiamo visitato il castello di Umbriano il 19 gennaio 2022 in occasione di una bella passeggiata con MontagneAperte… conoscenza in cammino!