Si trova lungo la strada che dal lebbrosario di San Tommaso sale a Malborghetto e a Trevi.
È forse una delle chiese rurali più interessanti e architettonicamente evolute presenti nel nostro territorio, basti notare la delicata fattura del campanile a vela (oggetto di rielaborazioni successive).
San Pietro a Pettine è una struttura risalente al secolo XI, ora di proprietà privata.
Nella costruzione furono utilizzati vari materiali provenienti da edifici più antichi, tra questi ricordiamo un’epigrafe inserita nel pavimento del presbiterio.
Gli affreschi dell’abside, databili al 1525, sono attribuiti a Paolo Bontulli da Percanestro, pittore attivo tra il XV e il XVI secolo.
Altri affreschi sono riferibili al XV secolo, tra questi ricordiamo anche un dipinto di pregevole fattura raffigurante san Pietro, attribuito a Bartolomeo da Miranda.
Dalla chiesa di San Pietro a Pettine proviene un bellissimo crocifisso, recentemente restaurato e oggi conservato presso il complesso museale di San Francesco a Trevi: si tratta di una tempera su tavola, databile intorno al 1310.
Il crocifisso riproduce un Cristo patiens, agonizzante, figura emblematica della sofferenza legata alla natura umana che ha sostituito nel XII secolo il Cristo triumphans, ‘vittorioso’ sulla morte.
Qualche notizia in più…
a cura di Stefano Bordoni
San Pietro a Pettine è certamente una delle chiese più antiche e caratteristiche del territorio.
Le fonti la documentano già nel 1127, quasi 900 anni orsono.
A quest’epoca dovrebbe appartenere l’angolo destro della struttura.
Nel documento, il prete Giovanni dona all’abate Michele di Sassovivo metà dei diritti sulla chiesa, della quale si citano delle campane. Inoltre cedeva tre pezzi di terra, tra cui vigne e alberi da frutto, e un casale dotato di orci (‘vasis’) per la rimessa del raccolto nei paraggi della chiesa.
Il nome della località, chiamata all’epoca ‘Pecte’, dovrebbe essere connesso alla presenza del crocicchio tra la strada Matigge-Parrano, che all’epoca correva davanti la struttura, e la strada tra Trevi e Pietrarossa che ancora esiste a tutt’oggi.
Gran parte dell’edificio attuale dovrebbe essere comunque stato costruito entro la metà del XIII secolo, il che lo rende uno dei piccoli gioielli del Romanico nel nostro territorio.
Poco a monte dell’edificio, inoltre, sorgono i ruderi della casa natale di sant’Antonino Fantosati, il martire di Trevi ucciso in Cina nel 1900, e della quale postiamo qui [sulla pagina FB del MOST] una rarissima foto (1950-1960?)…
La chiesa, contrassegnata dalla lettera H, e gli edifici circostanti nel Catasto Gregoriano del 1819. La futura casa natale di S. Antonino Fantosati è quella sulla destra. Dalla pagina FB del MOST a cura di Stefano Bordoni
ABSTRACT
San Pietro a Pettine is a church dating from the eleventh century, now privately owned.
It is situatd along the road that joins the Leper hospital of St. Thomas to Trevi.
It is perhaps one of the most interesting rural churches and one of the most architecturally advanced in our area, suffice it to note the delicate workmanship of the bell tower (subject to subsequent revisions).
In the construction they were reused various materials from older roman buildings, including an inscription currently placed in the floor of the presbytery.
The frescoes in the apse are attributed to Paolo Bontulli of Percanestro and they are dated about to 1525.
Other frescoes are dated to the fifteenth century, among them we can also remember a San Pietro of fine workmanship, recently attributed to the painter Bartolomeo da Miranda.
