LA VIABILITÀ STORICA – quinta parte
ALTRE STRADE…
Una seconda strada, che nel Catasto gregoriano è indicata come Comunale, proseguiva da Coste San Paolo verso Sud, in direzione del fosso dell’Eremita. Prima di attraversarlo, lasciava in basso l’antica chiesa di Santa Croce in Val dell’Aquila e dell’Eremita, di cui oggi rimangono solo pochi ruderi ma che un tempo fu un romitorio di una certa importanza.
Nel 1571, in occasione della visita di Monsignor de Lunel, vescovo di Gaeta, la chiesa fu tratteggiata come «posta in luogo molto remoto ed ombroso».
Ci sembra interessante menzionarne la descrizione riportata da Durastante Natalucci nella sua Historia … di Trevi (36):
«[…] L’Eremitorio e Chiesa di Santa Croce esistente sopra al nominato fosso, cognominata della Valle del’Aquila e della Eremita dalla vicina valle e da Eremita abbate del Monastero di Bovara di cui era dominio; dimorandovi, circa il 1258 e seguenti anni, un priore benedettino ed altri abati; indi un priore, dui canonici e dui prebendati secolari […]».
Abbiamo proposto queste annotazioni anche pensando agli escursionisti interessati a visitarne i pochi resti che ancora sopravvivono al tempo e all’incuria dell’uomo, suggerendo di visitarli seguendo l’itinerario n. 7 del volume Trevi quattro passi tra storia e natura (37), riportato anche nel sito www.treviambiente.it (38).
Questa strada comunale, dopo avere attraversato il fosso, raggiungeva la sorgente dei Pisciarelli, quindi la località oggi chiamata Casette di Pigge, proseguiva verso l’Eremo francescano e giungeva, infine, al castello di Pissignano. Questo itinerario è percorribile anche ai nostri giorni a piedi e in mountain bike e solo in parte è carrabile (39).
(36) D. NATALUCCI, Historia … di Trevi, pagg. 409, 410.
(37) T. RAVAGLI, G. FILIPPUCCI Trevi quattro passi tra storia e natura, Associazione Pro Trevi, Spello 1997.
(38) Progetto TreviAmbiente a cura di T. RAVAGLI, G. FILIPPUCCI, A. PAGGI, D. RAPASTELLA, 2005.
(39) Anche in questo caso suggeriamo un percorso escursionistico: seguiamo l’itinerario n. 8 del volume Trevi quattro passi tra storia e natura, riportato anche nel sito www.treviambiente.it, da Coste San Paolo sino a Casette di Pigge; da qui possiamo scendere per carrareccia e sentiero fino all’Eremo francescano. Giunti in questo luogo di preghiera prendiamo i segnavia relativi al Sentiero degli Ulivi sino a Pissignano e volendo, con breve digressione, possiamo raggiungere anche le Fonti del Clitunno e il Tempietto, che dal 29 luglio 2011 è stato riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO quale parte del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.c.)».
Tornando alla viabilità che esce da Trevi, ripartiamo con i nostri appunti da porta del Lago.
Ricordiamo che dalla piazza omonima era possibile raggiungere varie località del territorio di Coste anche utilizzando una ulteriore strada che usciva dal capoluogo municipale costeggiando la chiesa di San Domenico. Da qui risaliva il versante collinare, girava verso destra in prossimità del toponimo oggi conosciuto come «Croce di Coste» fino a ricongiungersi alla «Comunale per Coste e Pettino» già descritta.
In corrispondenza della «Croce» evidenziamo la presenza di un bivio da cui si dipartiva (e si diparte ancora oggi) una strada che si dirigeva verso il Cimitero e la chiesa della Madonna del Carmine e proseguiva verso altre località di Coste (Santa Maria, La Valle, ecc.), collegandosi, infine, anche alla strada per Rio Secco.
Da porta del Lago era anche possibile seguire le mura di Trevi fino alla porta del Cieco e da qui pervenire alla Madonna delle Lacrime passando in prossimità della chiesina dell’Angelo custode (di cui oggi non resta nemmeno una pietra).