Siamo nella immediata periferia di Capodacqua, alle pendici del monte Burano: salendo lungo la via omonima troviamo l’antico insediamento di Orchi.
È costituito da due blocchi di abitazioni fiancheggianti l’antica viabilità che conduce a Gallano e da qui, risalendo la Flaminia Antica alla sinistra del fiume Topino, fino a Sasso, a Santa Cristina e infine anche a Nocera Umbra.
Le prime notizie della località Orchi le troviamo in un documento datato 1160, in cui si attesta una donazione a favore del convento benedettino di Santo Stefano di Gallano.
La chiesa (databile al 1211) era più grande dell’attuale, tant’è che nei resoconti della visita pastorale (1911-1914), Giorgio Gusmini (vescovo di Foligno dal 1910 al 1914) la descrive come «la sacrestia dell’antica chiesa parrocchiale di San Cristoforo di Orchi, distrutta nel 1659 circa».
Al suo interno, sulla parete di fondo, troviamo dei frammenti di un affresco raffigurante una Crocefissione, con un’iscrizione che riporta la data 1464, e una immagine di san Sebastiano; sulle pareti laterali sono presenti altri affreschi riferibili alla seconda metà del Quattrocento.
Viste le datazioni del castello e della chiesa, qualche studioso ipotizza che Orchi fu il più antico insediamento della zona; da qui si diffuse il popolamento verso la sottostante valle.
L’importanza di Orchi e della sua chiesa è sottolineata dal fatto che in passato furono luoghi deputati alla rogatoria degli atti notarili.
Insieme al castello di Capodacqua e alle rocche di Salvino e Canestro, Orchi costituì un valido sistema difensivo della signoria dei Trinci; dalla sua torre, attualmente inglobata in un’abitazione, infatti, si potevano vedere le altre fortezze e da queste essa stessa poteva essere vista, costituendo così una linea di avvistamenti per vigilare con maggiore efficacia sul territorio e garantirne il miglior presidio.
Tra Capodacqua di Foligno e Orchi, troviamo un ‘grande albero’, una bella roverella nota come la QUERCIA DI ALEANDRO.
‘La Montagna di Foligno. Itinerari tra Flaminia e Lauretana’, F. Bettoni, M. R. Picuti (a cura di), Edizioni Orfini Numeister, 2007