I panni si lavavano con il sapone fatto in casa e si mettevano in un grosso catino, spesso murato in un angolo della cucina.
Sopra i panni si poneva un telo di cotone grezzo e robusto, sul quale era sistemata della cenere.
Si versava, quindi, abbondante acqua bollente, che, miscelandosi alla cenere e filtrata dal telo di cotone grezzo, arrivava a bagnare i panni.
Il liquido così ottenuto, la “liscía”, assicurava un’azione sbiancante e disinfettante sul bucato.
Questo vi era lasciato in ammollo per un po’ di tempo, trascorso il quale si svuotava la vasca e si risciacquavano i panni.
Le nostre nonne ricordano ancora l’inconfondibile odore di fresco e di pulito che aveva il bucato dopo questo trattamento con acqua e cenere filtrata.