Itinerario: Da Pale a Sassovivo, un sentiero storico
Distanza: 4 km circa
Dislivello in salita: 320 m circa
Dislivello in discesa: 220 m circa
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci, don Luciano Gregori
Questo percorso segue un tratto del Sentiero degli Ulivi. L’itinerario è stato pubblicato nel volume Pale dall’Altolina al Sasso (2003)
Per percorrere il sentiero storico che da Pale conduce all’Abbazia di Sassovivo partiamo a piedi dalla piazzetta posta all’ingresso delle mura del castello. Alla fontana possiamo rifornirci di acqua per poi iniziare il cammino seguendo la strada principale che porta fuori del paese, verso la S.S. 77 della Val di Chienti. Attraversata con cautela la Statale prendiamo una mulattiera inizialmente ripida e con il fondo ciottoloso, che dopo circa 100 metri volta verso destra riducendo la pendenza. Ci immergiamo in un ambiente in cui spicca il bosco ceduo con prevalenza di carpino nero e orniello e dove sono presenti anche roverelle, acero d’Ungheria e acero minore, oltre ad alcuni esemplari di maggiociondolo. La salita, che ci fa superare un dislivello di 285 metri, termina ad un valico (m 761 s.l.m.), dove inizia la discesa per una strada sterrata proveniente dal sovrastante bosco. La vegetazione in questo versante cambia completamente: entriamo, infatti, in un bosco di leccio, governato a ceduo. Seguiamo in discesa la strada sterrata, ignorando le varie deviazioni e mantenendo sempre la direzione del fosso che scende sulla nostra destra. In poco tempo arriviamo ad incrociare la strada asfaltata. Siamo nei pressi dell’Abbazia di Sassovivo che raggiungeremo scendendo la strada per circa m 500. Prima dell’Abbazia potremo visitare la Cappella del Beato Alano, che troveremo in prossimità della strada, sulla nostra sinistra, e percorrere un sentiero (ca. 15 minuti A.R.) che inizia a fianco della vicina sorgente, noto come ‘La passeggiata dei frati o dell’Abate’. Questo ci condurrà in un bellissimo bosco di lecci con imponenti esemplari secolari: siamo all’interno di una delle più importanti riserve naturali dell’Umbria, posta anche a tutela della sottostante sorgente di acqua minerale. Ritornati sulla strada asfaltata, continuiamo a scendere per giungere, infine, all’Abbazia. Questo itinerario ripercorre un tratto del Sentiero degli Ulivi.
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Nei pressi dell’Abbazia di Sassovivo troviamo un geosito di particolare interesse (aree di limitata estensione in cui si sono presenti beni culturali di rilevante importanza geologica). Si tratta di un livello di argilliti e siltiti nere e brune noto con il termine di livello Bonarelli, dal nome dello studioso che per primo ne descrisse in dettaglio le caratteristiche. Si trova all’interno della successione geologica umbro-marchigiana nella Scaglia Bianca, al di sopra di un tipico letto di selce nera (marker nero – MKN). Il livello Bonarelli, ben visibile circa 200 m dopo l’Abbazia scendendo verso Foligno, è un accumulo a forte componente organica ricco di resti di pesci, con microfauna a foraminiferi e radiolari, formatosi sui fondali di un bacino pelagico in condizioni di assenza o forte carenza di ossigeno.