Itinerario: Da Castel di Lago (Arrone) all’Eremo della Madonna dello Scoglio e ritorno
Distanza: 4,5 km ca.
Dislivello salita: 280 m ca.
Dislivello discesa: 280 m ca.
Tempo: 1 ora 45 minuti ca. (più qualche sosta)
Difficoltà: E
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci [rilevato con GPS, Montana] con l’Associazione ‘MontagneAperte’
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci per l’Associazione ‘MontagneAperte’
È segnalato sul terreno – segnavia CAI (segnali in alcuni tratti non ben visibili/perduti)
Il percorso inizia alla base del borgo di Castel di Lago.
Prendiamo la strada sterrata che va verso sud, segnalata anche con i cartelli della Greenway del Nera, quindi la seconda strada a sinistra (la prima conduce a una proprietà privata).
Appena giunti alle prime case del vocabolo Nasciolo svoltiamo di nuovo a sinistra per una piccola stradina e dopo pochi metri seguiamo un sentiero che sale sulla destra (attenzione al segno rosso del CAI sul tronco di un albero).
Il tracciato è stato segnato dalla sezione CAI di Terni con il n. 612, ma la segnaletica è un po’ vecchia e non sempre ben evidente, anche a causa di qualche taglio del bosco. Con un po’ di attenzione si segue bene, considerando che non ci sono deviazioni degne di nota.
Il sentiero sale costantemente e ripidamente in mezzo al bosco a volte intramezzato dal limite superiore di radi uliveti ormai abbandonati, ma che ci regalano magnifici scorci sulla sottostante Valnerina.
A metà percorso giungiamo a una radura con delle costruzioni (toponimo ‘C. Capolibalzi sulla carta IGM), località raggiunta anche da una strada sterrata che sale dalla destra.
Proseguiamo verso monte lungo la strada sterrata fino a un bivio dove prendiamo una carrareccia a destra. In breve ci troveremo a camminare sovrastati sulla sinistra da una magnifica parete con livelli conglomeratici di rara bellezza che ci ricordano l’intensa attività geologica e idrogeologica che ha caratterizzato questi luoghi.
Proseguendo ancora, dopo poco, in fondo a una piccola radura troveremo la chiesetta della Madonna dello Scoglio (‘Beata Vergine dello Scoglio’, toponimo IGM) ubicata in un’area dove le rocce dominanti rendono questo paesaggio di grande suggestione.
La Beata Vergine dello Scoglio… si tratta di un antico eremo, di origine cinquecentesca, costruito nel luogo dove fu dipinta direttamente sulla roccia l’immagine della Madonna (dispensatrice di grazie), a memoria di un’apparizione avuta dal nobiluomo G. Pietro Lelli di Casteldilago. «Nel tempo il sito è diventato oggetto di processioni devozionali e, in ricordo del miracoloso evento, ancora si tramanda la ‘Canzoncina in lode a Maria SS. dello Scoglio Rotondo’, composta da Don Ignazio Dionisi, arciprete locale all’epoca dell’apparizione» [https://comune.arrone.terni.it/contenuti/357679/santuario-madonna-scoglio, 5 ottobre 2021].
Se ci affacciamo al limitare della radura, possiamo ammirare un bellissimo panorama sulla sottostante Valnerina e, a occidente fino all’orizzonte, sulle quinte di monti punteggiati di paesi e piccoli insediamenti di antica memoria ciascuno dei quali meriterebbe una nostra visita.
La tranquillità del posto ed il silenzio interrotto solo dai ‘rumori’ della natura fa pensare, parafrasando il poeta Tonino Guerra, che questo è un luogo creato per «fermare la nostra fretta e aspettare l’anima». Così il nostro Presidente (dell’Associazione MONTAGNEAPERTE) ha descritto le sensazioni di questa nostra bella escursione…
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