Possiamo offrire questi crostini con del buon trebbiano spoletino.
In una ciotola mescoliamo 300 g di ricotta vaccina freschissima, lo zafferano con pochissima acqua calda (la stessa utilizzata per farlo rinvenire), due belle coste di sedano nero di Trevi ben mondate, asciugate e finemente tritate, 4 cucchiai di pecorino grattugiato, sale e pepe q.b.
A parte tostiamo delle fette di pane lievitato naturalmente, divise in piccole parti; vi spalmiamo il composto e decoriamo con delle foglioline di sedano.
gp
Orti delle Canapine di Trevi, i sedani neri incartati [foto di Tiziana Ravagli & Giampaolo Filippucci]
Abbiamo letto: «La cucina è fatta di alcune regole e di molte libertà, quelle che, giorno dopo giorno, danno vita e corpo a un piatto, trasmettendolo da una all’altra generazione. Senza dogmi, senza rigidità. La cucina è il luogo della variante e la ricetta è come uno spartito musicale che si ‘realizza’ solo quando viene interpretato…» [M. Montanari, Il pregiudizio universale, 2016]. Condividendo questo pensiero, accanto alle ricette della tradizione ci piace presentare alcune ricette innovative che, passando di generazione in generazione, potranno esse stesse divenire con il tempo parte della tradizione culinaria e sapori inconfondibili della nostra cultura.
Questa e le altre ricette che riportiamo con la sigla (gp) sono state proposte da Graziella Ponziani nel progetto editoriale Il sedano nero di Trevi. Un prodotto umbro di eccellenza, 2008.