Itinerario: Coste – Eremo Francescano (Conventino di Sant’Antonio abate – m 526 s.l.m.)
Numerazione CAI: 376 [già 576, vecchia numerazione regionale]
Distanza: 6,8 km
Dislivello salita: 156 m circa
Dislivello discesa: 326 m circa
Tempo: 2 ore – 2 ore 30′ circa
Difficoltà: E
Rilevatore: Gabriele Finamondi
Autore della scheda: Gabriele Finamondi, Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
Questo itinerario è stato pubblicato nel progetto SENTIERI DI MEZZO
Ringraziamo Gabriele Finamondi per avere messo a disposizione di questo progetto i suoi ‘appunti di viaggo’ e il rilevamento dell’itinerario. Clicca qui e sarai indirizzato al blog di Gabriele dedicato all’escursionismo: trekkingfoligno.blogspot.it
Questo itinerario escursionistico è noto anche con il nome di Sentiero dell’Eremita (Trevi quattro passi tra storia e natura, 1998): interessa, infatti, nella prima parte, un tracciato che attraversa il fosso dell’Eremita e, con una breve digressione, permette di raggiungere i ruderi dell’antica chiesa di Santa Croce in Val dell’Aquila.
Prosegue, quindi, toccando i luoghi cari al beato Ventura fino all’Eremo Francescano. Qui si innesta nel Sentiero degli Ulivi, per una fantastica camminata immersi nel verde delle colline olivate.
L’itinerario inizia lungo la strada che da Coste San Paolo sale a Casetta Ciccaia (o Lago delle Vecchie): al primo bivio (33 T 318217 4749215 | 12.774351, 42.873903 | quota m 785 s.l.m.), a destra, che si incrocia salendo.
Dopo circa 1 km si incontra un vecchio calcinaio, scavato sul lato destro del sentiero; circa 30 m prima, un’esile traccia conduce ai ruderi dell’antica chiesa di Santa Croce in Val dell’Aquila (quota m 750 s.l.m.).
Ritornati sul percorso principale, si attraversa il fosso dell’Eremita e si continua a salire nel bosco fino a incrociare una pista forestale (quota m 840 s.l.m.).
Si prosegue (trascurando la mulattiera che si incrocia a destra), si supera un fontanile con abbeveratoi (i Pisciarelli) e, dopo circa 1,7 km, si giunge alle Casette di Pigge (bivio 33 T 318457 4747125 | 12.777962, 42.855154 | quota m 850 s.l.m., tempo 70 minuti).
Si attraversa la strada e si superano gli edifici, alcuni dei quali recentemente ristrutturati. Si scende costeggiando la recinzione di una tartufaia e si giunge nei pressi del fosso Moscone; si segue la traccia del sentiero che scende a destra. Lungo il percorso si trovano i resti dell’eremo del beato Ventura (33 T 318352 4746764 | 12.776794, 42.851880 | quota m 780 s.l.m.). Si prosegue fino a una piccola radura, da dove si scende sulla sinistra fino a incrociare una carrareccia. Si continua a sinistra fino a una sorgente (33 T 318396 4746671 | 12.777362, 42.851054 | quota m 720 s.l.m.).
Trascurando la sterrata al di là del fosso, si prosegue lungo il sentiero che scende nell’alveo e, dopo circa 1,2 km, si arriva alla recinzione che cela il conventino francescano di Sant’Antonio abate (frazione Pissignano, comune di Campello sul Clitunno, 33 T 317441 4746050 | 12.765884, 42.845238 | quota m 526 s.l.m., tempo 50 minuti).
Download itinerario
L’itinerario può essere scaricato per utilizzarlo con i dispositivi GPS, le applicazioni GPS dei dispositivi Android, iOS, ecc., e per elaborarlo con i più diffusi software GIS.