Itinerario: Camminando con MONTAGNEAPERTE: lungo la Greenway, da Ferentillo a Macenano con visita al castello di Umbriano
Distanza: 8,5 km ca.
Dislivello salita: 263 m ca.
Dislivello discesa: 223 m ca.
Tempo: 2 ore 45 min (più le visite a Umbriano e a Ferentillo)
Difficoltà: E
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci [rilevato con GPS, Montana] con l’Associazione ‘MontagneAperte’
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci per l’Associazione ‘MontagneAperte’
È segnalato sul terreno – segnavia GREENWAY del NERA, più indicazioni per Umbriano (con segnalini bianco/rossi CAI)
Con questa escursione percorriamo un’altra parte della ‘Greenway del Nera’, costeggiando la sponda sinistra di questo fiume dai tratti ancora ricchi di un ambiente incontaminato…
Dopo avere lasciato un’auto a Macenano (che, al solito, ci servirà per andare a riprendere le altre con cui andiamo al punto di partenza dell’escursione), proseguiamo sulla statale Valnerina in direzione Terni fino a raggiungere Ferentillo.
Quattro passi tra storia e natura...
Ferentillo è costituito da due nuclei fortificati, Mattarella e Precetto, eretti su due costoni di roccia alla destra e alla sinistra del Nera, dove la valle si restringe al punto che sembra che permetta solo il passaggio del fiume. Consigliamo, con una buona guida alla mano, di investirci un bel po’ di tempo per una visita turistica accurata per ammirare ciò che ha da offrire e perché no…. anche con una puntatina tutta culinaria.
Con la nostra escursione superiamo il ponte per andare verso Precetto, appena passato il fiume, parcheggiamo e prendiamo la strada che risale la valle alla sinistra del fiume: è segnalata con il logo della ‘Greenway del Nera’ e con i segni bianchi e rossi del CAI Sezione di Terni.
Il percorso si svolge lungo una carrareccia pedemontana che fiancheggia il fiume, a tratti questo con ampie anse se ne discosta lasciando spazio a dei coltivi.
Dopo circa 3 km incontriamo sulla destra un sentiero segnalato che ci indica il castello ormai ‘fantasma’ di Umbriano: lo ignoriamo e proseguiamo lungo la carrareccia.
Dopo un ulteriore chilometro e mezzo (circa) incrociamo, sempre sulla destra, un‘altra carrareccia con fondo inizialmente cementato, ben segnalata dal CAI: ci indica ancora una volta ‘Umbriano’ e questa volta la prendiamo.
Inizia così un’erta salita che si attenuerà solo quando la carrareccia lascerà il posto a un sentiero che sempre salendo ci condurrà all’antico castello di Umbriano, o meglio a ciò che resta di questo luogo…
La discesa la facciamo per il sentiero che scende verso sud: è un percorso che merita qualche attenzione in più rispetto alla salita per via di tratti franosi e fangosi, dovuti al vagare dell’acqua di sorgentine e dal calpestio delle mandrie ricoverate in alcuni recinti ma che sfruttano evidentemente le acque sorgive offerte dalla splendida natura di questi luoghi per abbeverarsi.
Il sentiero incrocia di nuovo la carrareccia della ‘Greenway del Nera’ che abbiamo già percorso, esattamente all’altezza del primo bivio incontrato (e da noi volutamente ignorato) per salire a Umbriano.
Proseguiamo a destra e dopo circa 2 km giungiamo a Macenano, esattamente a Colleponte, dove abbiamo parcheggiato l’auto.
Quattro passi tra storia e natura...
Macenano fu una fortificazione eretta a difesa della abbazia di San Pietro in Valle; è costituita da due nuclei abitati uno eretto a destra del Nera, detto anche Capo La Terra, e l’altro, denominato Colleponte, edificato alla sinistra del fiume al di là del ponte.
Oltre alla torre posta a guardia del ponte stesso, possiamo apprezzare la presenza di alcuni palazzetti gentilizi settecenteschi, ammirare la chiesa di Sant’Antonio abate (XIV-XV secolo) e, infine, la chiesa oggi sconsacrata di Sant’Anna.
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