Poco a nord del luogo in cui vegeta questa bella roverella, troviamo la CHIESA DI SAN MASSEO, che oggi ospita il monastero di Bose con l’omonima fraternità monastica fondata da Enzo Bianchi.
San Masseo è un’oasi di tranquillità immersa nel verde degli ulivi, ove si può vivere appieno la spiritualità umbra. Di fronte, lo sguardo è catturato dalla città di Assisi con un panorama che non può che suscitare stupore e ammirazione.
San Masseo è una chiesa di antiche origini annessa a un monastero benedettino: chiesa e complesso monastico furono fondati nella seconda metà dell’XI secolo. Nel 1503 furono incorporati ai beni dell’abbazia di San Pietro in Assisi, mentre precedentemente appartenevano all’abbazia di Sassovivo.
Incontriamo San Masseo salendo da Rivotorto verso Assisi, lungo via Francesca e poi seguendo via Petrosa (con una piccola deviazione verso oriente in via San Masseo).
Questo luogo potrebbe avere ospitato anche san Francesco nel suo peregrinare continuo per pregare e confortare gli ultimi, ricordando che proprio i benedettini garantirono in più occasioni il loro appoggio al Santo dei poverelli e ai suoi confratelli.
Interessante è anche il nome ‘san Masseo’ che deriverebbe da ‘san Matteo Evangelista’, santo a cui la chiesa fu inizialmente dedicata, trasformatosi poi in ‘san Masseo’ per corruzione del nome originario nel dialetto locale.
Il vecchio complesso benedettino è stato oggetto di un importante restauro da parte della Comunità di Bose: di particolare interesse è la cripta romanica che conserva alcuni elementi dell’antica, e ormai in gran parte perduta, struttura originaria.
La denominazione ‘Bose’ deriva da una località abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, dove il fondatore si recò per meditare e con la volontà di dare avvio alla nuova Comunità.