Itinerario: Saliamo sul monte Coscerno da Gavelli (comune di Sant’Anatolia di Narco, partendo dalla SP Sant’Anatolia di Narco – Monteleone)
Distanza: 15,0 km ca.
Dislivello salita: 675 m ca.
Dislivello discesa: 675 m ca.
Tempo: 5 ore 30 minuti ca. (soste comprese)
Difficoltà: E
Rilevatore: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci [rilevato con GPS, Montana]
Autore della scheda: Tiziana Ravagli, Giampaolo Filippucci
È segnalato sul terreno – segnavia CAI
Quello proposto è un itinerario davvero interessante che sale sul monte Coscerno (m 1684 s.l.m.); un po’ faticoso, forse, ma di ampio respiro e con panorami ‘mozzafiato’ sui monti Sibillini e non solo. Noi lo abbiamo ripetuto a distanza di tanti anni all’inizio della stagione autunnale, in una splendida giornata di sole e poco vento, con le prime foglie che sugli alberi iniziano a cambiare i colori nei caldi toni del bronzo e del giallo. Superato Gavelli, il nostro itinerario parte seguendo una mulattiera che sale verso il Coscerno e che si prende sulla sinistra (in direzione Monteleone) della strada provinciale che collega Sant’Anatolia a Monteleone di Spoleto.
La traccia che qui riportiamo può essere considerata per lunghi tratti di puro riferimento; raggiunta la Forca della Spina (fonte con abbeveratoi) l’itinerario proposto attraversa, infatti, ampie porzioni di pratose zone pascolive dove ciascuno può scegliere la ‘salita’ che preferisce. Lungo la cresta del monte Coscerno, ampia e dalla morfologia arrotondata, si può procedere sia in destra, sia in sinistra di una lunghissima recinzione, per ampi tratti ormai abbattuta, che segna il confine tra Comuni e Comunanze Agrarie differenti. Per un tratto, ad esempio, noi abbiamo scelto di passare all’interno di una piccola porzione di faggeta, ma il percorso può essere realizzato anche interamente lungo il crinale prativo. È facile trovare animali al pascolo libero; nel corso della nostra passeggiata, oltre quota 1560-1580 m abbiamo incontrato numerosi equini e bovini: questi ultimi, in particolare, in prossimità delle trosce che garantiscono l’approvvigionamento idrico per uso zootecnico. La salita non è difficile, ma lunga, e l’ambiente montano merita sempre il nostro massimo rispetto; in alcuni tratti, il percorso si avvicina a versanti molto ripidi. Come ci ha insegnato don Luciano Gregori, grande amico e profondo conoscitore dell’ambiente montano, che è mancato proprio ieri domenica 30 settembre 2018 e al quale rivolgiamo il nostro pensiero più affettuoso: non esiste la montagna facile o la montagna difficile, esiste solo la montagna!
Da visitare…
Gavelli è un piccolo castello tardo-medioevale. All’interno del paese si trova la chiesa dedicata a San Michele Arcangelo, con affreschi di Giovanni di Pietro, detto ‘Lo Spagna’, datati al 1492.
Download itinerario
L’itinerario può essere scaricato per utilizzarlo con i dispositivi GPS, le applicazioni GPS dei dispositivi Android, iOS, ecc., e per elaborarlo con i più diffusi software GIS.