Si trova all’ingresso di Cannaiola, al centro della pianura trevana.
La parete posteriore dell’edificio è ben visibile lungo via Nuova (l’attuale SP 447), praticamente a sinistra dell’incrocio con via Sant’Angelo nuovo, la strada che volge verso Picciche (e il territorio di Castel Ritaldi) e conduce al santuario intitolato al beato Bonilli.
Al di sopra della finestrella sovraportale una pietra incastonata nella muratura ci indica la data ‘1805’, anno in cui fu realizzato un importante restauro del vecchio edificio.
La chiesa è di proprietà privata.
Attualmente è dedicata a san Fedele da Sigmaringa, mentre un tempo era intitolata a san Felice.
Andata in progressiva rovina, fu restaurata (come detto) nell’anno 1805 dalla famiglia Paolini e da questa dedicata al martire Cappuccino.
Vi si celebravano due feste importanti ogni anno, nel giorno dell’Ascensione e in quello dei santi Pietro e Paolo; per tradizione, in queste occasioni la famiglia Paolini, tra le più benestanti della zona, distribuiva pagnotte di pane ai poveri. Una tradizione antica che abbiamo conosciuto anche presso la chiesa di San Nicolò (a Matigge alta), in occasione della festa di san Nicola (13 dicembre).
TREVI, CANNAIOLA, SAINT FEDELE FROM SIGMARINGA
It is located at the entrance to Cannaiola, in the center of the Trevi valley.
The rear wall of the building is clearly visible along via Nuova (the current SP 447), practically at the crossroads with via Sant’Angelo Nuovo, the road that leads to Picciche (and the area of Castel Ritaldi) and to the sanctuary dedicated to blessed Bonilli.
Above the tiny window, situated over the portal, there is a stone engraved in the masonry which indicates the date ‘1805’, the year in which an important restoration of the old building was carried out.
The church is of private property.
It is currently dedicated to San Fedele da Sigmaringa, while it was once dedicated to San Felice.
Gone into progressive ruin, it was restored by the Paolini family in 1805 and dedicated to the Capuchin martyr.
Two important feasts were celebrated here every year: on Ascension day and on the feats of Saints Peter and Paul; traditionally, on these occasions, the Paolini family, one of the wealthiest families in the area, distributed loaves of bread to the poor.
This is an ancient tradition that we have also found in the church of San Nicolò at Matigge, on the occasion of the feast of San Nicola (on 13th December).
The translation of this post is edited by Maria Grazia INNOCENZI & Patrizia ANTONELLI
Note bibliografiche
I santi
San Fedele da Sigmaringa si festeggia il 24 aprile.
Nacque a Nicomedia, in Turchia, ma fanciullo si trasferì a Roma dove fu educato da un sacerdote cristiano, Pimenio.
Marco Rey nacque a Sigmaringen, città della Svevia (Germania), nel 1578. Studiò filosofia e diritto ed esercitò la professione di avvocato: il popolo lo considerava “l’avvocato dei poveri”, poichè credeva nella giustizia e si batteva a favore dei diseredati.
Entrò nell’ordine dei Minori Cappuccini, di cui è protomartire, con il nome di Fedele.
Fu ordinato sacerdote il 4 ottobre 1612.
Per la Santa Congregazione di Propaganda Fide andò a predicare in Svizzera, specialmente nel cantone dei Grigioni, allora attraversato da correnti eretiche.
Convertì molte anime, attirandosi l’odio dei così detti Riformatori.
Morì nel 1622 di morte violenta ad opera di soldati protestanti, senza tradire la sua fede.
Il 13 ottobre dello stesso anno, dopo la pacificazione del Cantone, il corpo di Fedele fu reclamato dal suo convento.
Aperta la tomba ritrovarono il corpo intatto.
La sua testa fu portata a Feldkirch, mentre il resto del corpo fu seppellito nella cattedrale di Coira, dove ancora riposano i suoi resti mortali.
Fu canonizzato nel 1746.
È spesso ritratto vestito con il saio marrone dei Cappuccini e un giglio bianco in mano, simbolo di purezza e virtù.
I SANTI: bibliografia, sitografia
- Santi canonizzati del giorno, ed. Segno, vol. 4, Udine, 1991
- www.paginecattoliche.it