Iniziamo preparando la pasta frolla con gli ingredienti che seguono.
2 uova, 280 g di farina ‘0’, 125 g di zucchero, 125 g di margarina vegetale, 5 g di bicarbonato di ammonio, la buccia grattugiata di un limone da agricoltura biologica (per aromatizzare), un pizzico di sale.
Impastiamo bene tutti gli ingredienti, come spiegato nella ricetta precedente, e lasciamo riposare la pasta in frigo per almeno 60 minuti.
Stendiamo la pasta con il mattarello e la utilizziamo per foderare il fondo e i bordi di una tortiera, precedentemente imburrata e spolverata con un velo di farina.
Inforniamo (in forno ventilato, preriscaldato) a 180°, per 30 minuti circa.
Mentre la pasta frolla cuoce e s’indora, prepariamo il ripieno.
125 g di sedano nero di Trevi, lessato e frullato (anche con un mixer), 250 g di ricotta, preferibilmente scelta tra i prodotti della Valle Umbra, e 50 g di zucchero. Sforniamo e lasciamo raffreddare.
Riempiamo il fondo di pasta frolla con il ripieno appena preparato.
Guarniamo la nostra meravigliosa crostata ripiena di sedano nero di Trevi con le scaglie di mandorle e con la gelatina completiamo questa opera di vera arte pasticcera.
Un grazie per questa ricetta a Lorella Meniconi, a Federica e Valentina Verzari: con loro, il gusto dei dolci e del pane si sposa alla qualità.
Abbiamo letto: «La cucina è fatta di alcune regole e di molte libertà, quelle che, giorno dopo giorno, danno vita e corpo a un piatto, trasmettendolo da una all’altra generazione. Senza dogmi, senza rigidità. La cucina è il luogo della variante e la ricetta è come uno spartito musicale che si ‘realizza’ solo quando viene interpretato…» [M. Montanari, Il pregiudizio universale, 2016]. Condividendo questo pensiero, accanto alle ricette della tradizione ci piace presentare alcune ricette innovative che, passando di generazione in generazione, potranno esse stesse divenire con il tempo parte della tradizione culinaria e sapori inconfondibili della nostra cultura.