STORIA DEL LUOGO
Frazione che insiste sull’area di un insediamento antichissimo, come attestano testimonianze di reperti romani e lo stesso toponimo. Fino all’ultimo dopoguerra era collegata al capoluogo da una ripidissima strada malagevole, che passava proprio davanti alla “Pintura”. Questa edicola quindi, per la posizione e per la tipologia può considerarsi la “porta” della frazione, che si articola in più località
EDIFICIO
DESCRIZIONE
Cappelletta con mensa d’altare e tettoia che ricopre l’antica strada antistante
DATAZIONE
XVI secolo
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
Sacro Cuore di Maria
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Quadro con stampa; stato di conservazione cattivo: rimane solo la decorazione dell’intradosso e la cornice superiore della parete di fondo
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Riferimenti bibliografici: Sperandio, 1986, pp. 172, 183 (nota)
RILEVATORE
Franco Spellani
DATA DI RILEVAZIONE
28/02/2003
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Sacro Cuore di Maria
Stampa, XX secolo
La frazione di Manciano insiste sull’area di un insediamento antichissimo, come attestano testimonianze di reperti romani e lo stesso toponimo. Fino all’ultimo dopoguerra era collegata al capoluogo da una ripidissima strada malagevole, che passava davanti alla «Pintura di Manciano».
Questa è un’edicola a cappelletta cinquecentesca, coperta da una tettoia sovrastante l’antica strada, che per posizione e tipologia può considerarsi la «porta» della frazione.
Dell’affresco originario rimane solo la decorazione nell’intradosso e la cornice superiore della parete di fondo.
Bibliografia
B. Sperandio, 1986, pp. 172, 183 (nota)