STORIA DEL LUOGO
Il monastero di S. Angelo, prima dell’arrivo delle suore Agostiniane dal monastero della Stella nel 1519, era adibito a ospizio degli eremiti di Monteluco
EDIFICIO
DESCRIZIONE
L’immagine si trova nell’androne del monastero di S. Angelo
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
Madonna col Bambino fra due angeli ed il committente, probabilmente un eremita di Monteluco dal volto non rasato e abbigliato con una veste verde, corredata da una berretta dello stesso colore
DATAZIONE
Primi anni del XV secolo
AUTORE/ATTRIBUZIONE
Maestro dei Calvari (?)
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione discreto
ISCRIZIONI
NE INTRA AD ME… (nel cartiglio)
RILEVATORE
Roberto Quirino
DATA DI RILEVAZIONE
21/10/2003
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Madonna con Bambino fra due angeli e committente
Affresco, Maestro dei Calvari (?), primi anni del XV secolo
L’edicola si trova nell’androne del monastero di Sant’Angelo, che prima dell’arrivo delle suore agostiniane dal monastero della Stella nel 1519 era adibito ad ospizio degli eremiti di Monteluco.
L’affresco raffigura la Madonna con Bambino fra due angeli e il committente, probabilmente un eremita di Monteluco dal volto non rasato e abbigliato con una veste verde, corredata da una berretta dello stesso colore.
Il Bambino regge nella mano sinistra un cartiglio con scritto: «Ne intra ad me…»
Buon esempio del tardogotico spoletino, il dipinto è riferibile al frescante della cappella della Maddalena in San Domenico, il Maestro dei Calvari, attivo fra la fine del secolo XIV e i primi del successivo, che si può riconoscere ancora nella Crocifissione con i santi Bartolomeo e Onofrio all’eremo di Sant’Onofrio alla Costa di Ocenelli, datato 1408, negli affreschi del secondo e del terzo nicchione della cappella di Sant’Anna in Duomo, nelle Crocifissioni in San Giovanni de porta Fuga e in San Silvestro, e in alcuni dipinti del presbiterio di San Gregorio Maggiore (La basilica di S. Gregorio Maggiore a Spoleto, 2002, pp. 175-176).
Bibliografia
Manuali, p. 444