EDIFICIO
DESCRIZIONE
L’edicola originaria è stata successivamente racchiusa in una più ampia cappella; deve il nome alla sua localizzazione in un luogo deputato alla coltivazione dell’olivo, molto importante per la definizione delle caratteristiche paesaggistiche spoletine: “veduta di fori di Spoleti un milio e mezo fori di la porta di san gregorio al di sopra del chrocificio ali 7 di agosto 1639 in dominicha a ore dodici[…]questa è la chapeleta di la madona de la oliva” (annotazioni in didascalia al disegno raffigurante l’edicola nel Taccuino di Horne, 1639]
DATAZIONE
Edicola del XVI secolo; trasformata in chiesa nel 1898
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
Sulla parete di fondo, Madonna col Bambino, di ispirazione spagnesca
DATAZIONE
XVI secolo
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione discreto
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Nel XIX secolo all’affresco originario sono state aggiunte le figure di S. Antonio Abate e S. Antonio da Padova, sulle pareti laterali
ISCRIZIONI
Lapide in pietra sulla controfacciata: A.D.MCCCXCVIII/IN HONOREM DEIPARAE/GUGLIELMUS PILERI/RESTITUIT
RILEVATORE
Roberto Quirino
DATA DI RILEVAZIONE
27/02/2003
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Madonna con Bambino
Affresco, XVI secolo
L’edicola cinquecentesca, trasformata in una più ampia cappella nel 1895, appare raffigurata nella sua fisionomia originaria, vista da dietro, in un disegno del 1639 tratto dal Taccuino di Horne: si tratta di una delle più antiche e dirette testimonianze iconografiche, non solo spoletine, relative a un’edicola.
Le annotazioni che corredano il disegno riportano inoltre la denominazione con cui l’edicola era conosciuta all’epoca, riferita alla sua localizzazione in un luogo già allora deputato alla coltivazione dell’olivo, Colle Ciciano, così importante per la definizione delle caratteristiche paesaggistiche spoletine: «veduta di fori di Spoleti un milio e mezo fori di la porta di san gregorio al di sopra del chrocificio [il Crocifisso, denominazione originaria di San Salvatore] ali 7 di agosto 1639 in dominicha a ore dodici […] questa è la chapeleta di la madona de la oliva».
L’affresco sulla parete di fondo raffigura la Madonna con Bambino di ispirazione spagnesca, molto consunto, al quale si aggiunsero, con l’ampliamento del 1895, le figure di sant’Antonio Abate e di sant’Antonio da Padova sulle pareti laterali presso l’ingresso.
Iscrizione
A.D. MCCCXCVIII / IN HONOREM DEIPARAE / GUGLIELMUS PILERI / RESTITUIT (sulla controfacciata)
Bibliografia
M. Barsotti, 1992