Spoleto – Poggio del Vescovo, «Madonna del Poggio» o «Madonna de lu Pogghiu» [SPO115]

690 1024 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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EDIFICIO

DESCRIZIONE
Edicola racchiusa in una chiesa con il campaniletto a vela
DATAZIONE
Edicola del XV secolo; edificazione dellachiesa: 1786
STATO DI CONSERVAZIONE
Pessimo
USO ATTUALE
Tuttora molto venerata dalle genti del circondario, che si ritrovano in questa chiesa di collina per le celebrazioni dedicate all’Ascensione, la prima domenica di giugno, e per consumare cibi tradizionali intrattenendosi sul sagrato e nella stanza del piccolo edificio che la affianca

IMMAGINE

ICONOGRAFIA
Madonna del latte e angeli
DATAZIONE
XV secolo
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione pessimo: le numerose e pesanti ridipinture hanno trasformato l’affresco in una sorta di grande figura “naif”
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Oltre all’affresco l’edicola conserva un quadretto che racchiude un cuore d’argento, la foto di un uomo in divisa e un biglietto.
Nota bibliografica: Nessi-Ceccaroni, 1974, p. 26
ISCRIZIONI
1786 (data incisa su un mattone del campanile)
13 11 41 GIOCONDA CARCIOSI RINGRAZIA LA VERGINE SANTA DI AVER SALVATO IN CAMPO DI BATTAGLIA LO SPOSO CARCIOSI AURELIO (nel biglietto entro il quadretto ex-voto)

RILEVATORE
Roberto Quirino

SCHEDA TRATTA DAL VOLUME

Madonna del latte e angeli
Affresco, XV secolo
L’edicola quattrocentesca è stata racchiusa nella chiesa, sormontata da un campaniletto a vela, che reca incisa su un mattone la data 1786.
Numerose e pesanti ridipinture hanno trasformato l’affresco originario in una sorta di grande figura naif, ma proprio tali alterazioni sono testimonianza di sincera e durevole venerazione; le genti del circondario ancora si ritrovano in questa chiesa di collina per le celebrazioni dedicate all’Ascensione e per consumare cibi tradizionali intrattenendosi sul sagrato e nella stanza del piccolo edificio che la affianca.
Un tempo ricca di ex voto, la chiesa, oggetto di frequenti incursioni vandaliche, conserva ancora un quadretto che racchiude un cuore d’argento, la foto di un uomo in divisa e un biglietto con la seguente espressione di ringraziamento: «13 11 41 Gioconda Carciosi ringrazia la Vergine Ss.ma di aver salvato in campo di battaglia lo sposo Carciosi Aurelio».
Bibliografia
S. Nessi, S. Ceccaroni, 1974, p. 26

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