Madonna della Stella

512 512 Edicole sacre. Nel territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano
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Iconografia

Raffigura la Vergine, seduta, che tiene in braccio il bambino Gesù: entrambi hanno il capo cinto da corona.
Anche nei nostri territori, pure così ricchi di devozione verso la Madonna venerata nella pianura montefalchese, in taluni casi l’iconografia della Madonna della Stella non si riferisce direttamente all’immagine mariana conservata in quel santuario, piuttosto a raffigurazioni della Madonna con Bambino (spesso incoronati) con decorazioni di stelle, simboli della verginità di Maria.
Nelle icone bizantine le stelle ornano frequentemente il «maphórion», cioè il mantello corto fino alle ginocchia che avvolge il corpo e ricopre il capo di Maria (M. Polia, 2008).

Protezione

Il santuario dedicato alla Madonna della Stella si trova nella pianura tra Montefalco e Trevi.
Nel luogo ove oggi sorge il santuario, fino ai primi anni del XIX secolo, vi era una piccola chiesa dedicata a san Bartolomeo; questa racchiudeva un dipinto, del 1525, raffigurante la Madonna con Bambino, attribuito a Paolo Bontulli di Percanestro, discepolo del Perugino.
La storia ci ricorda che verso la fine del 1861, in prossimità di quelle rovine, Righetto Cionchi ebbe la prima di una serie di apparizioni della Madonna.
Righetto, un bimbetto di non ancora cinque anni, durante l’evento miracoloso era con la sorellina maggiore, che tuttavia non ebbe alcuna visione; dopo l’avvenimento straordinario, il piccolo raccontò alla mamma incredula che una Signora lo aveva chiamato e gli aveva posato teneramente una mano sul piccolo capo, mentre con voce dolcissima gli raccomandava di fare il bravo e di tornare presto a visitarla.
Il fatto che sancì la consacrazione dell’immagine miracolosa fu la guarigione di un giovane tisico di Montefalco, che i medici avevano giudicato inguaribile.
Il ragazzo, pur malato, aveva deciso di recarsi in pellegrinaggio alla Madonna della Bruna, ma sfinito per la terribile malattia che lo affliggeva, non riuscì a procedere nel suo viaggio. Fermatosi a riposare in prossimità del gruppo di case che aveva visto nascere Righetto, fu consigliato di recarsi presso i ruderi della chiesetta, luogo delle apparizioni della Madonna.
Portatosi a fatica di fronte all’immagine della Vergine, avvertì un immediato sollievo e in breve si sentì sanato. Era il 19 marzo del 1862.
La fama di queste visioni superò ben presto i confini locali, tanto che per iniziativa dell’arcivescovo di Spoleto, mons. Arnaldi, fu deciso di edificare nel luogo delle apparizioni un santuario dedicato alla Vergine, intitolato Auxilium christianorum, che tutti i fedeli hanno sempre chiamato Madonna della Stella.
Il tempio, ultimato nel 1869 su disegno dell’architetto Giovanni Santini, è certamente uno dei luoghi di culto più importanti della nostra vallata.

Le feste principali del santuario cadono il 24 maggio e il giorno 8 settembre.

Dal centenario della prima guarigione (1962), la festa di settembre è preceduta da una peregrinatio Mariae nei paesi vicini al santuario.

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