Iconografia
È spesso dipinto accanto alla graticola del suo supplizio e un ramo di palma; essendo stato diacono del Papa, è anche rappresentato con la dalmatica 20, il libro dei salmi e l’elemosina, perché uno dei compiti del diacono era distribuire i beni ai poveri.
Quando il prefetto Cornelio Secolare, dopo l’uccisione del Papa, gli chiese di consegnare i beni della Chiesa, Lorenzo vendette i tesori e donò il ricavato agli indigenti.
Si presentò, quindi, davanti al prefetto con la folla dei poveri cui aveva distribuito i denari e gli disse: «Ecco i veri tesori della Chiesa», firmando, di fatto, la sua condanna a morte.
Vita
Nacque in Spagna nel III secolo.
Fu uno dei sette diaconi di papa Sisto II.
Subì il martirio la notte del 10 agosto del 258; secondo la Legenda Aurea fu torturato su una graticola rovente sotto lo sguardo dell’imperatore Valeriano, al quale disse senza paura di essere pronto per essere girato dall’altra parte e quindi mangiato.
Protezione
È il santo protettore di rosticcieri, osti, cuochi, ciabattini, librai e bibliotecari, ma anche di vigili del fuoco e vetrai, oltre che dei poveri perché fu arrestato e ucciso proprio per il suo impegno assoluto a favore dei più bisognosi.
San Lorenzo è anche invocato in caso di incendi e da chi soffre di mal di schiena.
Il suo culto si diffuse dall’Aragona all’Italia per raggiungere nel X secolo la Germania e il resto dell’Europa.
La festività cade il 10 agosto.