STORIA DEL LUOGO
Fino a circa l’anno 1920, il giorno della Natività della Madonna, gli abitanti di Macciano si recavano presso la sacra costruzione per la recita del Rosario
EDIFICIO
DESCRIZIONE
Maestà realizzata in pietra cinerea e rosata, con la copertura originaria in coppi senza orditura, mentre l’attuale è in soletta di cemento armato. Il nicchione ha la volta a sesto ribassato, piedritti ed arco in grossi conci (decorati con rosoni quelli dell’arco), ilpiano di base in laterizio con testata in conci modanati e la parete di fondo intonacata e scalpellata; è illuminata da ceri votivi. Si trova lungo l’antica strada Macciano – Formicaro – Giano dell’Umbria
DATAZIONE
1600
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
USO ATTUALE
Devozionale
DIMENSIONI
Struttura cm. 297 x 391 x 126. Nicchione cm. 158 x 207 x 60
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
L’affresco originario raffigurava la Madonna col Bambino, poi sostituito da una pittura a tempera raffigurante la Madonna del Rosario; entrambe sono andate perdute. L’immagine attuale, collocata al centro della parete del nicchione, raffigura la Madonna dell’Olivo (Madonna che tiene nella mano destra un ramoscello d’olivo con frutti e con la mano sinistra protegge il Bambino)
DATAZIONE
Affresco originario 1600. Pittura successiva 1939. Formella attuale 1990
AUTORE/ATTRIBUZIONE
Affresco anonimo. Pittura di Marino Luzi. Formella di Giovanni Bartoloni
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Formella ad impasto biancastro, a pala d’altare, con figura a rilievo, smaltata, policroma; stato di conservazione buono
DIMENSIONI
Affresco originario e pittura successiva cm 158 x 207. Formella cm 49 x 76
ISCRIZIONI
CHRISTOPHANO D[i] RAPINO DA I[a]NO F[ece] P[er] SUA DIVOTIONE 1600 † (sul prospetto della modanatura del piano di base del nicchione). Il nome del committente della maestà, a causa di un recente atto vandalico, è frammentario: CH…..NO
RILEVATORE
Felice Santini
DATA DI RILEVAZIONE
17/9/2002
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Madonna dell’ulivo
Formella smaltata policroma, Giovanni Bartoloni, 1990
L’edicola fu costruita nel 1600 in pietra cinerea e rosata, lungo l’antica strada Macciano-Formicaro-Giano dell’Umbria. Fino a circa il 1920, il giorno della natività della Madonna, gli abitanti di Macciano si recavano presso la sacra costruzione per la recita del rosario.
L’immagine attuale raffigurante la Madonna che tiene con la mano destra un ramoscello d’ulivo con frutti e con la sinistra protegge il Bambino, sostituisce un affresco della Madonna con Bambino perduto e una successiva pittura a tempera di Marino Luzi raffigurante la Madonna del Rosario (1939).
Iscrizione
CH[ristopha]NO D[i] RAPINO DA I[a]NO F[ece] P[er] SUA DIVOTIONE 1600 †
La posizione di questa edicola è stata rilevata con strumento Garmin eTrex Vista, precisione +/- 10,00 m (Origine cartografica standard utilizzata WGS 84)