Iconografia
È rappresentato come un gigante che porta sulle spalle il Bambino, mentre regge un lungo bastone, generalmente con entrambe le mani; l’iconografia bizantina lo raffigura con corpo umano e testa di cane, quale testimonianza simbolica di come era prima della conversione al cristianesimo.
Vita
Secondo la Legenda Aurea, il Santo, di nome Reprobo, era un giovane di corporatura e altezza fuori dal normale, che prima della conversione si era votato al servizio dei potenti e del demonio.
Quando si accorse che perfino il diavolo aveva una paura, quella del crocifisso, cessò di servirli.
Incontrò allora un eremita che gli parlò di Cristo e lo spinse ad aiutare i poveri viandanti ad attraversare un fiume.
Reprobo iniziò così una nuova vita, «traghettando» i viaggiatori bisognosi grazie alla sua possente corporatura, semplicemente con l’ausilio di un grosso bastone.
Un giorno si presentò al suo cospetto un bimbetto e Reprobo, come sempre, lo caricò sulle spalle per trasportarlo da una riva all’altra del corso d’acqua.
Durante il tragitto quel bimbo divenne un peso insopportabile, e Reprobo ebbe l’impressione che il mondo intero gravasse sulle sue spalle: fu così che l’infante rivelò di essere Gesù Cristo.
A seguito di quell’evento miracoloso Reprobo divenne Cristoforo, cioè «portatore di Cristo»; si convertì al cristianesimo e il suo bastone di «traghettatore» germogliò a nuova vita.
Cristoforo visse in Asia Minore nel III secolo, dove morì martire.
Protezione
È protettore di alpinisti, atleti, automobilisti (i moderni «pellegrini » dei nastri d’asfalto), barcaioli, ferrovieri, tranvieri, facchini, scaricatori, pellegrini, postini, viaggiatori, sportivi, fruttivendoli; è invocato contro le morti improvvise, gli uragani, la grandine, il mal di denti e per essere protetti dalle disgrazie stradali.
È annoverato tra i quattordici santi ausiliatori.
La festività cade il 25 luglio in Occidente, il 9 maggio in Oriente.