Iconografia
Nel Medioevo è, generalmente, raffigurato come un cavaliere (o un soldato) armato con arco e frecce.
Nell’iconografia rinascimentale è il santo più facilmente riconoscibile, perché rappresentato come un giovane quasi ignudo, con il corpo martoriato dalle frecce.
Tra i suoi attributi può essere presente anche la palma, simbolo del martirio.
Vita
Sebastiano visse tra il III e il IV secolo in Francia, regione di cui era originario, e in Italia, dove si convertì e subì il martirio.
Soldato dell’esercito dell’imperatore Diocleziano, fu condannato a morte per aver aiutato dei cristiani: legato a una colonna fu trafitto da numerose frecce.
Secondo la storia, però, sopravvisse alle ferite e Diocleziano lo fece uccidere a bastonate e gettare nella Cloaca Massima.
Protezione
Ricordato come un giovane atletico, tribuno delle guardie pretorie, è il santo protettore degli arcieri, degli atleti, dei tappezzieri e dei vigili urbani.
È invocato contro la peste, con san Rocco e san Cristoforo.
In Italia e in genere in tutta l’Europa occidentale, la festività cade il 20 gennaio, mentre in Oriente il 18 dicembre.