Iconografia/protezione
È la Famiglia rappresentata dalla Madonna, dal Bambino e da san Giuseppe, in un insieme unico e armonico, ove tutti i personaggi della raffigurazione assumono pari dignità di fronte al fedele in contemplazione, perché membri di un unico santo istituto: la famiglia cristiana.
Pur essendo presente anche nelle iconografie più antiche, il riconoscimento ufficiale del culto liturgico della Sacra Famiglia data al 14 giugno 1893 e si deve all’opera di don Pietro Bonilli.
Papa Leone XIII, infatti, conosciuto l’impegno incessante del parroco di Cannaiola a favore di questa devozione, e intuito il gran bene che poteva fare nella chiesa l’apostolato della Sacra Famiglia, approvò e concesse di celebrare l’ufficio e la Messa in onore della Famiglia di Nazaret.
La Sacra Famiglia ispirò tutta la vita di Pietro Bonilli che, con la predicazione e l’uso della stampa, ne diffuse incessantemente la devozione in Umbria, in Italia e all’estero, proponendola come modello e soccorso alla famiglia cristiana, una devozione «che dal piccolo centro di Cannaiola [comune di Trevi] si estenderà a tutta l’Italia».
Nel 1887, don Pietro Bonilli, dopo aver raccolto dalla strada e alloggiato nella sua casa un ragazzo abbandonato, malato e scacciato da tutti, decise di aprire l’Istituto Nazareno per fanciulle orfane, cieche, sordomute e handicappate.
Per dare loro assistenza ed educazione, nel 1888 fondò la congregazione delle suore della Sacra Famiglia, oggi presenti non solo in Italia, ma anche in Libia, Canada, Cile, Guatemala, Costa d’Avorio, Salvador, Brasile, India e Romania.
Nella Chiesa (rito romano) la festività della Sacra Famiglia si celebra la prima domenica dopo il Natale.