Iconografia
Come è usuale nell’iconografia degli Apostoli, anche Paolo è solitamente raffigurato vestito di tunica e pallio; secondo la descrizione di Eusebio di Cesarea, dal V secolo Paolo è dipinto come un uomo di nobile aspetto, con capelli scuri e diradati e una lunga barba scura.
I suoi attributi principali sono il libro, per le lettere che scrisse alle prime comunità cristiane, e la spada con la quale fu decapitato (per i cittadini romani, infatti, la pena capitale non poteva essere la crocifissione che fu comminata, invece, a san Pietro).
Vita
Paolo di Tarso (in origine Saul) era un ebreo fabbricante di tende e, nei primi anni dopo la morte di Cristo, prese parte attivamente alle persecuzioni contro i cristiani.
Durante un viaggio verso Damasco una luce del cielo l’avvolse ed ebbe la visione di Cristo, perdendo temporaneamente l’uso della vista.
Questa apparizione miracolosa modificò radicalmente la sua esistenza.
Si convertì al cristianesimo e iniziò a predicare la nuova religione, dapprima in Asia Minore, quindi, negli ultimi tre anni della sua vita, a Roma.
Qui morì durante le persecuzioni di Nerone, intorno all’anno 65.
Protezione
È protettore di cordai, cestai, teologi, fornai e della stampa cattolica; è invocato contro le tempeste e il morso dei serpenti.
Il suo culto è universale, ma più tardo rispetto a quello di san Pietro, cui è spesso associato nelle celebrazioni.
La festività dei santi Pietro e Paolo cade il 29 giugno.