Iconografia
È rappresentato con gli abiti vescovili, con mitra e pastorale, e un libro in mano; talora tra gli attributi iconografici compare anche la palma.
Vita
Nella Passio sancti Feliciani (risalente al V-VII secolo), Feliciano è indicato come primo vescovo del Forum Flaminii (San Giovanni Profiamma, in comune di Foligno).
Nato da una famiglia cristiana, proseguì i suoi studi a Roma.
Tornato nella sua terra di origine, fu eletto vescovo da papa Vittore.
Annunciò il Vangelo in varie città della Valle Umbra, giungendo anche a Norcia, in Valnerina.
Subì il martirio nei pressi di Foligno, tra gli anni 249 e 251, secondo la tradizione il giorno 24 gennaio; fu sepolto non lontano dal ponte di Cesare sul Topino.
Intorno al luogo di sepoltura di san Feliciano crebbe la città che da sempre lo considera suo Padre e Patrono.
Il vescovo della città tedesca di Metz, grazie alla parentela con l’Imperatore, ottenne le spoglie mortali del vescovo folignate: era il 4 ottobre 970. Nel 1673, grazie al vescovo di Anagni, ma folignate di nascita, mons. Sebastiano Gentili, una parte dei resti mortali del Santo tornarono nella città umbra.
Lo stesso Gentili, sapendo che anche la cittadina di Minden in Germania affermava di aver dato sepoltura al Santo, chiese a questa municipalità una reliquia, che giunse a Foligno nel 1674 e fu posta nel braccio d’argento della statua di san Feliciano.
Protezione
La festività del patrono di Foligno cade il 24 gennaio.