EDIFICIO
DESCRIZIONE
Nicchia inserita in una sovrastruttura ad intonaco che lateralmente si protende oltre la parete di un’abitazione privata, sovrastante un arco d’ingresso; è situata quasi all’inizio della strada che da Castel Ritaldi conduce alla località Francocci in direzione dei Monti Martani. La via oltrepassa il cimitero in vocabolo La Madonnina, tra gli oliveti di un poggio cui fa da eponimo una Madonna alquanto rimaneggiata di una chiesina del XIV secolo
DATAZIONE
XVI secolo (?)
STATO DI CONSERVAZIONE
L’intera struttura è stata recentemente consolidata
USO ATTUALE
La sovrastruttura ad arco nella quale è inserita la nicchia delimita la corte privata della casa
IMMAGINE
ICONOGRAFIA
Madonna col Bambino fra S. Francesco d’Assisi e S. Sebastiano
DATAZIONE
Il deperimento generale dell’opera ne ostacola la definizione, tuttavia riconducibile al XVI secolo. I piedritti dell’arco d’ingresso appaiono coevi all’affresco, mentre il rifacimento dell’arcata è più tardo
TECNICA E STATO DI CONSERVAZIONE
Affresco; stato di conservazione cattivo: presenta lacune in varie parti dell’edicola
DIMENSIONI
cm. 110×70 (compresi gli sguinci cm. 130×115]
OSSERVAZIONI E RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
Nell’affresco il Bambino è abbigliato con “calze” e i due sguinci sono coperti da marmorizzazioni apparentemente più antiche
RILEVATORE
Alfiero D’Agata
DATA DI RILEVAZIONE
20/9/2005
SCHEDA TRATTA DAL VOLUME
Madonna con Bambino fra i santi Francesco e Sebastiano
Affresco, XVI secolo
L’edicola è inserita in una sovrastruttura a intonaco, che lateralmente si protende oltre la parete di un’abitazione privata, sovrastante un arco d’ingresso.
Si trova quasi all’inizio della strada che da Castel Ritaldi conduce verso la località Francocci, in direzione dei monti Martani; la via oltrepassa il cimitero in vocabolo La Madonnina, tra gli oliveti di un poggio cui fa da eponimo una Madonna alquanto rimaneggiata di una chiesina trecentesca.
Nella rappresentazione il Bambino è abbigliato con «calze» e i due sguinci sono coperti da marmorizzazioni apparentemente più antiche.
Il deperimento generale dell’affresco ne ostacola la definizione, tuttavia riconducibile al XVI secolo. I piedritti dell’arco d’ingresso appaiono coevi all’affresco, mentre il rifacimento dell’arcata è più tardo.